Un giorno di ferie
Poniamo il caso che un’impiegata modello infili di straforo una giornata di ferie in mezzo ad una settimana piuttosto pesante…. Mettiamo che proprio quel giorno sia libera da impegni coniugali causa lavoro del marito… Ed aggiungiamo che proprio a metà di quella giornata si scateni una bufera di vento e neve di portata tale da tenere lontana persino la più avventurosa e sportiva delle amiche…
E’ vero o no che non mi restava che scatenarmi con la mia Berni????
Ho colto quindi l’occasione per cucirmi un porta pc in vista di un viaggio ormai prossimo
con una stokka ikea che aspettava da tempo la sua destinazione
Così almeno il mio piccolo pc ha la “valigia” pronta!
E poi, a costo di esser noiosa (ma ribadisco che son circondata da donne incinte…. e tutte rosa!!), ho continuato con la produzione di bavaglini
Peccato che il mio ritiro sia durato un solo giorno!
Il vestito a forbicine
Nelle nostre timide incursioni all’Emporio Istriano di via S. Caterina Larry ed io monitoriamo da mesi i banconi con le stoffe in super offerta: lo schema è che io faccio la difficile (più che altro so quanto ci metto a cucire un vestito e mi rendo conto di non poter accumulare anche stoffe per abiti, oltre a quelle del patchwork), la RossaRiccia è di più ampie vedute (ovvero è talmente lungimirante da acquistare una stoffa gialla e nera con cui cucire una gonnellina da Sailor Moon, che diventerà poi un gonnellone da signora country inglese per finire quindi nella terza rivisitazione trasformata in una gonna a palloncino molto trendy; ma questa è un’altra storia, decisamente degna di Larrycette, anche se la nostra eroina è piuttosto a corto di parole quando si tratta di descrivere le sue esperienze da sartina). In ogni caso, mai siamo state più concordi e decise ad acquistare una bellissima stoffa nera stampata a metri e forbicine, marchiata Moschino Jeans, inspiegabilmente in svendita a 5 euro. Ora, inspiegabilmente non tanto, visto che non saranno poi molte le donne desiderose di vestirsi di forbicine; inoltre, sartine un po’ più furbette di noi avrebbero diffidato da quella stoffa così rigidina e corposa, che già al primo tocco prometteva di bucarti il dito medio già al terzo punto lento. Ma noi siamo intrepide, affascinate dal nostro hobby al punto da vestircisi, e poi la nostra maestra di cucito (che a sua volta non ha resistito alla tentazione di comprare un paio di metri di forbicine) ci ha dato uno scopo: realizzare un vestito a forbicine ed indossarlo alla fiera di Vicenza. Strepitoso! E’ dalla prima volta che son stata a Vicenza che desidero andarci con qualcosa di personalizzato, che ne so, una borsa, una spilla e, perchè no, un vestito!
E così, io ho cucito due mesi, Larry ha cucito due giorni, la Sarta Ninja (è una lunga storia, non chiedete) ha ceduto per impegni familiari l’ultima notte: a Vicenza la RicciaRossa ed io siam state sulla bocca (ridacchiante) di tutti, un successone!
Lo so che a questo punto sarebbe d’obbligo una foto di coppia ma….. prendetevela con i nostri mariti, che ci mandano in giro con dei cellulari ante guerra non dotati di macchina fotografica!
Accontentatevi…..
Questione di allenamento
Come già detto, si prospetta un anno pieno di lieti eventi, almeno un paio rosa, un altro ancora indefinito; così mi alleno a produrre bavaglini. Ne ho fatti due a scopo benefico, ma i prossimi saranno tutti destinati a nipotine e nipotini
Dovete riconoscermi che ho sempre delle super modelle per le foto 😉
Nel frattempo ho finito il primo tassello di un progetto ambizioso, che ho iniziato da alcune settimane insieme a delle care amiche: realizzare una coperta con le principesse di Gloria&Pat. Ecco il mio primo ricamo
Non vedo l’ora di poterle mettere insieme tutte!
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