Coperta Country Dolls – 2° blocco
Eccoci, eccoci, lo sappiamo di essere quasi fuori tempo massimo, ma è pur sempre ancora aprile, no?!
Fra ieri ed oggi Silvia ed io abbiamo completato il nostro blocco del mese, ovvero la piastrella di aprile della coperta con le bamboline delle Country Dolls che avevamo cominciato in marzo; il mese scorso, per quanto impegnativo, al confronto è stato una passeggiata, questa mattonella non finiva più, così piena di dettagli, di colori, di microscopici pezzettini da festonare… In ogni caso, questo è il mio risultato (la bambolina rimane senza viso come la precedente, in attesa di disegnarli (o farli disegnare) tutti insieme.
Questa è invece la piastrella di Silvia; mi piace questo percorso in tandem, m’incuriosisce vedere come uno schema cambia fisionomia a seconda delle stoffe che si scelgono per interpretarlo…
Vi dico subito che la bambolina di maggio è una favola, ma sarà meglio non aspettare di nuovo metà mese per mettersi all’opera 😉
Prima di salutarvi, una piccola comunicazione di servizio: per chi volesse seguire la Giraffa anche su Facebook, c’è la nuova pagina lagiraffa.me (il collegamento lo trovate anche in alto a sinistra cliccando sulla f); se vi fa piacere, cliccate su mi piace e seguitela per vedere gli aggiornamenti del blog ed i work in progress che affollano Casa Giraffi, commentare insieme nuove stoffe, pubblicazioni, siti interessanti e tutto quello che attiene ai nostri hobbies preferiti. Vi aspetto!
Progetto pochette 2013 – Sold out!
Anche quest’anno il progetto pochette ci ha dato delle enormi soddisfazioni, in meno di 12 ore dalla pubblicazione del post tutti gli oggetti sono stati prenotati da vecchie e nuove amiche; il grazie del Giraffo e mio va a tutte voi, a tutti quelli che ci hanno fatto pubblicità, a chi è arrivato troppo tardi per partecipare e se n’è rammaricato e all’insostituibile Larry, che ha dato tutta sè stessa per la migliore riuscita del progetto.
Spero di riuscire a replicare questo progetto il prossimo anno e mi auguro che ancora una volta sarete al nostro fianco con lo stesso affetto ed entusiasmo.
Un abbraccio giraffico a tutti e buona domenica!
Progetto pochette 2013
Sono molto contenta ed emozionata di poter presentare per il terzo anno consecutivo il “progetto pochette”, nato nel 2011 e ripetuto nel 2012 per festeggiare a modo nostro il compleanno di una persona speciale che non è più tra noi.
Novità e conferme: temendo che siate stufe di portarvi a casa pochette di ogni forma e colore, quest’anno ho variato un bel po’ gli oggetti proposti; inoltre, visto che al successo dei progetti precedenti hanno contribuito molto amiche di tutta Italia, abbiamo deciso di destinare il ricavato non più ad una realtà solo triestina bensì all’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). L’inevitabile conferma è il ruolo della mia amica Larry, che anche quest’anno presenterà gli oggetti in vendita (tanto lo so che li comprate solo perché vi divertono le descrizioni che scrive!) e che ringrazio tantissimo perché con le sue parole rende decisamente più allettanti le cose che ho cucito.
Come partecipare: se vi piace uno degli oggetti di questo post, potete chiedere acquistarlo lasciando un commento o mandandomi una mail (trovate l’indirizzo in fondo alla pagina). Il costo di ciascuno dei dieci “lotti” è di 15,00 euro; l’intero ricavato sarà da me versato all’AIRC. Chi avrà contribuito riceverà via mail l’evidenza del versamento. Le spese postali per l’invio dei prodotti alle amiche di fuori Trieste saranno a mio carico. Se non vi interessa acquistare nulla, ma vi fa piacere sostenere la nostra iniziativa, potete fare pubblicità a questo post, grazie!
Ora vi lascio alle parole di Larry ed alle foto del Giraffo. Buona lettura!
La pochette rettangolare – prenotata!!
Dimensioni: larghezza 23, altezza 8, profondità 10 cm
Non credo di dovervi nuovamente illustrare la versatilità di una pochette rettangolare, visto l’ovvio successo dello scorso anno, ma mi preme sottolineare che la Giraffa – nota appassionata di orienteering – ha pensato questo astuccio per i patiti di quel meraviglioso sport che è l’orientamento, poiché esso è sufficientemente capace da contenere senza problemi bussola, brichetto, porta-descrizione punti, nastro per il taping, forbici per toglierselo, scotch per le stringhe delle scarpe, spille da balia, occhiali da vicino e da lontano, lenti a contatto, necessario per fermare i capelli e, forse, piegandole bene-bene, anche le ghette.
Questa pochette, inoltre, non è una qualsiasi. L’avete vista e l’avete desiderata.
Avete cercato di replicarla, e magari ci siete anche riuscite bene, perché sono sicura che molte lettrici sono appassionate di cucito e – di conseguenza – hanno sufficiente esperienza per eseguire come si deve un progetto come questo, e perché le spiegazioni della Giraffa erano a prova di scimmia, però… però questa è questa.
Anche qualora siate riuscite a procurarvi la medesima stoffa, anche qualora l’abbiate fatta combaciare allo stesso modo, studiando le foto e le mosse della Giraffa come uno stalker, questa resta l’originale, e qualsiasi cosa abbiate fatto è solo una (ben riuscita quanto volete) replica.
Una cosa è un tubino nero, un’altra è il tubino nero indossato da Audrey Hepburn nelle riprese di Colazione da Tiffany.
Una delle icone de “lagiraffa.me”, simbolo dell’esperienza, del talento e del buongusto della nostra beniamina maculata, può essere vostra.
Poi non dovrete far altro che uccidere la Giraffa, e il valore economico del pezzo schizzerà alle stelle.
La pochette doppia cerniera – prenotata
Dimensioni: larghezza 20, altezza 17 cm
Leziosa come non mai, questa pochette è stata esplicitamente pensata dalla Giraffa – da nota appassionata di orienteering qual è – per i patiti di quel meraviglioso sport che è l’orientamento, poiché essa è sufficientemente capace da contenere senza problemi bussola, brichetto, porta-descrizione punti, nastro per il taping, forbici per toglierselo, scotch per le stringhe delle scarpe, spille da balia, occhiali da vicino e da lontano, lenti a contatto, necessario per fermare i capelli, sebbene non le ghette.
Grazie alla forma appiattita e alla doppia tasca, si adatta dignitosamente anche a contenere il necessaire per il ricamo, poiché consente di riporre separatamente la tela e le cose appuntite (tipo aghi e forbicine), evitando che queste ultime danneggino la prima durante il trasporto, permettendo, così, di portare il proprio lavoro con sé in totale sicurezza, e di tirarlo fuori in qualsiasi momento per portarlo avanti, completando in tempo record anche il più impestato degli schemi veneziani di Michael Powell.
I secchiellini con chiusura a strozzo
Ecco il must-have della primavera-estate 2013: il secchiello soft chiuso da fettucce.
La Giraffa si ostina a dire che sia un progetto semplice, ma si è a lungo guardata bene dall’insegnarmi a farlo, credo per non frustrarmi, consapevole del fatto che otterrei, a dir tanto, un calzino legato con lo spago.
Ora che ha pubblicato questo strepitoso tutorial, credo che potrei anche fare lo sforzo d cimentarmi, ma perché sbattermi, quando posso scegliere uno di questi?
La Giraffa – da nota appassionata di orienteering qual è – ha pensato questo sacchetto per i patiti di quel meraviglioso sport che è l’orientamento, poiché esso è sufficientemente capace da contenere senza problemi bussola, brichetto, porta-descrizione punti, nastro per il taping, forbici per toglierselo, scotch per le stringhe delle scarpe, spille da balia, occhiali da vicino e da lontano, lenti a contatto, necessario per fermare i capelli e, forse, piegandole bene-bene, anche le ghette.
Volendo essere eccentrici, si possono usare questi spiritosi sacchetti anche come porta biancheria o porta ciabattine in viaggio, in palestra, in piscina, in spiaggia…
Sono ideali anche per raccogliere le cianfrusaglie che vagano in borsetta, ma ancor meglio fungono da borsetta nella borsetta: mettete qui le cose veramente utili (portafogli, chiavi, telefono, fazzoletto ed eventualmente occhiali) e trasferitele con un solo gesto da una borsa all’altra. Potete continuare ad andare in giro con le vostre maxiborse strafirmate, piene di inutili puttanate, da travasare ogni sera da una all’altra, ma, grazie a questo delizioso secchiellino, avrete la certezza di non uscire senza l’indispensabile.
Le più giovani, o le più anticonformiste e coraggiose, poi, potranno portarlo come spiritosa pochette a mano in pieno giorno, e lanciare un trend.
Chi ha dei bimbi li troverà senz’altro utilissimi per contenere le loro cose da portare all’asilo o a scuola, mentre le più attente all’estetica ne faranno una trousse scanzonata per i loro cosmetici preferiti; caricabatterie, chiavette USB, cavi e cavetti vari avranno finalmente un posto dove stare – in viaggio come a casa – senza più incastrarsi dappertutto, e i vostri dirimpettai schiatteranno di invidia ammirando quanto sarà chic il vostro contenitore per le mollette per il bucato.
Versione “alzatine e cuori in bianco” – prenotato!!
Dimensioni: larghezza 17, altezza 21, profondità 8 cm
Versione “alzatine e cuori in verde acqua” – prenotato!!
Dimensioni: larghezza 17, altezza 21, profondità 8 cm
Io avevo pensato di chiamare questa versione “sweet cakes”, il che, lo ammetto, è un po’ un pleonasmo, ma in che altro modo definirle?
Non vi sentite già cariare i denti? Non siete già un po’ stomacati da tutta questa dolcezza? Cuoricini e dolcetti, zucchero e amore… sostenere che queste fantasie non siano stucchevoli sarebbe un esercizio di retorica troppo elevato, per me (e, francamente, fatico a immaginare qualcuno che ci riuscirebbe), eppure… eppure sono troppo carine. Lo so che sembro cretina a fare un commento del genere, lo so che sembro un’isterica con i pugnetti chiusi davanti alla bocca e un piedino alzato davanti a un gattino, ma non posso farci niente. Il pacchian-chic di questa fantasia seduce al primo assaggio – pardon! – sguardo, ed è impossibile non restarne conquistati. Il difficile è scegliere l’abbinamento preferito.
Versione “Scottish Scotties” – prenotato!!
Dimensioni: larghezza 17, altezza 21, profondità 8 cm
Elegantissimo sfondo nero per una fantasia in cui si ripete la statuaria silhouette dello scottie, declinata in motivi scozzesi. L’aplomb e l’elegante compostezza del Regno Unito e il carattere indomito e indipendente di un vero scozzese, che essi non nascondono mai del tutto, sono riassunti nella strepitosa stoffa di questo irresistibile secchiellino.
La sporta della spesa
Queste pratiche sporte sono state esplicitamente pensata dalla Giraffa – da nota appassionata di orienteering qual è – per i patiti di quel meraviglioso sport che è l’orientamento, poiché esse sono sufficientemente capaci da contenere senza problemi bussola, brichetto, porta-descrizione punti, nastro per il taping, forbici per toglierselo, scotch per le stringhe delle scarpe, spille da balia, occhiali da vicino e da lontano, lenti a contatto, necessario per fermare i capelli e, per giunta, senza neanche piegarle bene-bene, anche le ghette. In realtà, ci sta tranquillamente anche la tuta, ma non dopo che l’avrete riempita di fango.
Volendo fare gli originaloni, potete usare questa sporta per gli scopi più disparati e fantasiosi, tipo: fare la spesa.
Grazie alla stoffa doppia, porterà a casa con stile i vostri acquisti, evitando ai negozianti di mettere in circolo sacchetti dalle dimensioni bislacche di cui – poi – non si sa mai cosa fare, e a voi di girare con grappoli di buste che vi pendono dalle dita.
I manici larghi in soffice cotone americano, inoltre, vi renderanno confortevole il trasporto di qualsiasi peso e le fantasie superchic faranno sì che sia impossibile scordarle a casa, ansiose di sfoggiarle come sarete.
È ideale anche per portare al lavoro il pranzo, perché contiene facilmente portavivande, posate e thermos per il caffè, e c’è ancora posto per il dolcino che vi fermate a prendere dal panettiere strada facendo (inutile che neghiate, so che lo fate!)
Versione “pancakes in lagoon” – prenotata!!
Dimensioni: larghezza 30, altezza 42, profondità 8 cm
È la stoffa con cui la Giraffa ha rifasciato il quaderno che ha spopolato nel giveaway. Su un attualissimo sfondo verde acqua, la ricetta dei pancakes è ingentilita dalle immagini degli ingredienti. Una fantasia spiritosa, adatta a chi non teme di mettere in luce la propria passione per il fornello, con un occhio alla moda e all’attualità.
Il colore dell’estate impazza già nelle vetrine e, nonostante la sua vivacità, sta bene con tutto, tranne, in effetti, con il verde pisello. Ma diciamocelo: se uscite di casa in total look verde pisello, il problema non è la sporta.
Versione “pancakes in flour” – prenotata!!
Dimensioni: larghezza 30, altezza 42, profondità 8 cm
Azzeccatissimo lo sfondo bianco-farina per l’altra declinazione della fantasia con la ricetta dei pancakes, pensata per chi preferisce farsi notare per lo stile sobrio, ma personalissimo e ironico.
Ideale da porgere con nonchalance al bezagnino affinché la riempia con la spesa, e ricevere i suoi complimenti ammirati.
Versione “cupcake addicted and proud to be” – prenotata!!
Dimensioni: larghezza 30, altezza 42, profondità 8 cm
Delicata e un po’ leziosa, questa fantasia a dolcetti nei toni pastello, abbinata ad un interno lilla a pois bianchi, dichiara senza mezzi termini che chi porta a spasso questa sporta è una ragazza romantica e un po’ capricciosa, che sa offrire tenerezza e, al tempo stesso, coccolare anche se stessa.
Come non usarla per portare il pranzo al lavoro, facendo schiattare di invidia tutte le colleghe?
Ovviamente, tutte queste borse sono double-face.
La maxisporta – prenotata!!!
Dimensioni: base 37, altezza 50, profondità 10 cm
Ora che i sacchetti di plastica sono stati banditi, che cosa ci metto intorno alla mia spesa? (“E ora che non ho più il carro, che cosa ci metto davanti ai miei buoi?”)
Il sacchetto in mater-bi? È un’idea, ma se vogliamo anche portarla a casa, la spesa, anziché seminarla per tutto il rione, avremo bisogno di qualcosa di più robusto.
Per le braccia che non temono acquisti, ecco la sporta in dimensioni maxi, realizzata con cotone in grammatura superiore sia all’interno che all’esterno. Le cuciture salde ed accurate garantiscono il massimo della robustezza.
Da insider, posso dirvi che la Giraffa – da nota appassionata di orienteering qual è – in realtà ha pensato questo sacchetto per i patiti di quel meraviglioso sport che è l’orientamento poiché essa può contenere senza problemi bussola, brichetto, porta-descrizione punti, nastro per il taping, spille da balia, occhiali da vicino e da lontano, lenti a contatto, necessario per legare i capelli e addirittura le ghette, senza neanche doverle piegare bene; ovviamente, riuscite pure a infilarci la tuta, e, se finite sul podio, ci potete mettere tranquillamente la bottiglia di vino e il vaso di marmellata, poiché non teme alcun peso.
Nonostante la chiara vocazione di questa borsa, essa è adattissima anche per andare al mercato e portare a casa gli acquisti più voluminosi e pesanti.
È realizzata in una candida fantasia a grandi rose grigie, elegantissima e un po’ retro, che si adatta con discrezione ad ogni mise e che resta raffinatissima anche con un’intera pianta di sedano che spunta.
La coppia di quaderni – prenotata!!
Dimensioni: quaderni cartonati dimensione A5, interno a righe
Last but not least, l’articolo che ha fatto impazzire le lettrici della Giraffa, innescando una lotta all’ultimo sangue per aggiudicarselo: il quaderno rivestito.
Qui è proposto nella versione ultra-chic con inserti patchwork a contrasto.
È indubbiamente la proposta più innovativa della nostra beniamina maculata.
La Giraffa – da nota appassionata di orienteering qual è – ha sicuramente pensato questa coppia di quaderni per i patiti di quel meraviglioso sport che è l’orientamento, tuttavia, al momento mi sfugge come essa possa contenere senza problemi bussola, brichetto, porta-descrizione punti, nastro per il taping, forbici per toglierselo, scotch per le stringhe delle scarpe, spille da balia, occhiali da vicino e da lontano, lenti a contatto, necessario per fermare i capelli e, perché no, ghette e tuta.
I più superficiali potrebbero pensare che questi quaderni abbiano un altro scopo (tipo: scrivere), ma, vista la chiarissima vocazione orientistica delle altre proposte, non ho un dubbio che sia uno sulla loro reale funzione.
Immagino sia sufficiente dotarsi di biadesivo e appiccicare sulle pagine gli ori-ammennicoli per averli sempre con sé e a portata di mano.
Sotto la pioggia, sotto la neve, nel fango, nelle sabbie mobili… immaginate la praticità di avere tutti i vostri accessori attaccati ad un quaderno da sfogliare. Ora che ci penso, mi meraviglio che non sia stato mai fatto nulla di simile prima d’ora.
Poiché gli orientisti si accoppiano fra di loro, o plagiano il partner al punto da renderlo orientista suo malgrado, questi indispensabili quaderni sono offerti in versione parrocchetto – lui & lei in coppia inseparabile – così ciascuno potrà raccogliere le cartine nelle pagine libere (tanto c’è posto!), rimirare in continuazione le proprie astutissime scelte di percorso e annotare i propri risultati, per poterli confrontare in ogni momento e, all’occorrenza, rinfacciarseli.
Mille grazie ancora a Larry per questo guest post: se non potete aspettare un anno intero prima di rileggerla, seguitela su Larrycette. Grazie a tutti coloro che daranno visibilità a quest’iniziativa giraffica a cui entrambi teniamo moltissimo e grazie, ovviamente, a chi deciderà di “adottare” una mia creazione del progetto pochette!
Tutorial sacchetto di stoffa
Secondo appuntamento con i tutorial della Giraffa: oggi, se volete, potete cucire insieme a me un bel sacchetto di stoffa. Sia ben chiaro, non ho inventato nulla o quasi: qui trovate un bellissimo tutorial in inglese per fare questo genere di sacchetti. Io mi sono basata sugli stessi passaggi ma ho ridisegnato le misure, in modo da creare un sacchetto più grande, pensato per mamme e zie alle prese con corredini nascita, con set per l’asilo o per lo sport dei piccoli. Ma questa dimensione sarà comodissima anche per le viaggiatrici che vogliono tenere separata la biancheria in valigia, per portarvi il pranzo in ufficio e, perché no, per cucirvi un’elegante pochette da infilare al polso (scegliendo le stoffe giuste, naturalmente!).
Cominciamo dai materiali; ecco cosa vi serve:
2 tagli della stoffa con la fantasia principale di dimensione 33×30 cm: sul retro di questi 2 pezzi stirate della fliselina leggera (tagliatela 32×29, così non vi darà fastidio sui bordi) e lasciatela raffreddare un po’; se avete una fantasia orientata, come nel mio caso, attenzione a come tagliate la stoffa: dev’essere larga 33 e alta 30, non viceversa, ok?
2 tagli della stoffa con la fantasia coordinata di dimensione 33×11 cm
2 tagli della stoffa per l’interno di dimensione 33×39,7 cm (io ho usato una stoffa neutra, ma se avete un terzo coordinato con la stoffa esterna utilizzatelo, il risultato sarà ancora più d’effetto!)
2 tagli della stoffa per i laccetti di dimensione 55×4 cm
Procedimento. Per prima cosa cuciamo le due fantasie coordinate insieme, posizionandole dritto contro dritto e cucendo a distanza piedino (io ho utilizzato in tutte le fasi il piedino da 6 mm), quindi stirate i due pezzi ottenuti.
Ora cuciamo sempre dritto contro dritto ciascun pezzo per l’interno alla stoffa della fascia; dobbiamo ottenere il risultato che vedete nella foto.
A questo punto posizioniamo i due pezzi dritto contro dritto, spilliamoli facendo coincidere bene le cuciture fra le stoffe, in modo da non creare “scalini”. Cuciamo a distanza piedino i lati corti delle fantasie con gli animaletti. Cuciamo anche la base della stoffe per l’interno, ma in questo caso lasciamo un’apertura di circa 10 cm, che ci servirà poi per risvoltare il nostro sacchetto.
Ora guardiamo la fascia arancione: facciamo due piccoli segni con un gessetto o una matita rispettivamente a 4 e 6,5 cm dalla cucitura fra le due stoffe esterne. Ripetiamo l’operazione sul lato opposto.
Cuciamo entrambi i lati lunghi, sempre a distanza piedino, interrompendo la cucitura al primo segno che incontriamo e riprendendo dal secondo; il risultato che dovete ottenere è questo.
Ricaviamo ora un soffietto da 4 cm su ciascun angolo: si appiattisce l’angolo di stoffa come nella foto, si posiziona il righello sulla cucitura in modo da visualizzare delle misure uguali nel tratti evidenziati dalle frecce; si traccia una riga con un gesso, si cuce su questo tratto e si rifila la stoffa in eccesso tagliando a circa 6 mm dalla cucitura.
Adesso risvoltiamo il sacchetto e cuciamo a mano con un sottopunto (oppure a macchina, se non volete essere troppo pignole) l’apertura che ci è servita per girare. Diamogli un po’ la forma con le mani e stiriamolo ben bene, soprattutto sulla fascia arancione. Ora, con un filo dello stesso colore della vostra stoffa (se siete timide) o con un colore a contrasto (se siete spavalde e certe di cucire diritto), cuciamo a qualche millimetro dall’alto, tutt’intorno al sacchetto. Tracciamo due segni con un gessetto sottile, rispettivamente a 3 e 5,5 cm dal bordo superiore del sacchetto, quindi cuciamo tutt’intorno sulle due righe segnate. Nella foto qui sotto vedete già fatta la cucita superiore e la prima delle due centrali, mentre la seconda è solo tracciata.
Abbiamo quasi finito, ma dobbiamo preparare i due laccetti. Prendiamo una striscia e stiriamo piegando verso l’interno i due lati corti, per circa 1 cm. Piegare verso l’interno anche i due lati lunghi, ciascuno per circa 1 cm (non fate caso agli spilli che vedete nella foto, mi servivano solo per la posa).
Ora pieghiamo e stiriamo facendo coincidere i due lati lunghi; cuciamo a 1-2 mm di distanza dal bordo, per tutta la lunghezza. Ripetiamo tutto per il secondo laccetto.
A questo punto dobbiamo inserire un laccetto alla volta nel “tunnel” di stoffa che abbiamo creato: lo facciamo entrare da un lato e uscire da quello opposto, facendolo rientrare subito sull’altro fronte per far riemergere il secondo capo accanto al primo. La foto qui sotto vi mostra il primo laccetto inserito.
Ripetiamo l’operazione, partendo questa volta dall’apertura opposta. Tradizionalmente quest’operazione si fa con un ago da balia; io mi trovo benissimo con un aggeggio della clover, si chiama “easy loop turner”, nella confezione ne trovate due, di diverse misure.
Ho legato i due capi del laccetto fra loro, in modo da avere delle “asole” da tenere il mano più comodamente.
Il sacchetto finito misura circa 23 (larghezza) x 28 (altezza) x 8 (profondità) cm. Una volta capito il procedimento potete variare la dimensione delle stoffe in modo da ottenere il risultato più adeguato ai vostri bisogni.
Spero che il risultato vi piaccia e che vi siate divertite a cucire.
Al prossimo progetto!
Tovagliette & Alzatine
Lo scorso fine settimana ho ripreso in mano quelle adorabili stoffine tutte cuori ed alzatine (avendone comprato solo “lo stretto indispensabile”, ho ancora una piccola scorta); questa volta ho pensato a come rendere più bella la mia (e, perché no, magari anche alla vostra) tavola da pranzo… Che ne dite di qualche coloratissima tovaglietta all’americana?
Una bustina per le posate, un bordo coloratissimo utilizzando tutti i coordinati ed un bel po’ di trapuntatura a mano libera…
…oppure a righe verticali, più o meno fitte, per un risultato più regolare.
Per fotografarle abbiamo apparecchiato la nostra tavola in una mattinata di sole; mi piace un sacco come risaltano questi colori su legno e pietra scuri.
Ho ancora una piccola scorta di queste stoffe e tante idee che mi frullano in testa, vedremo che ne uscirà! Per fortuna domani è di nuovo venerdì 😉
Buon fine settimana!
SAL Jingles di Lizzie Kate: seconda tappa
Carissime Salatine (compagne di sal, secondo la definizione di Larry), eccoci pronte per la seconda tappa del nostro sal natalizio. In realtà so che alcune di voi, per problemi legati alla disponibilità della tela, non sono ancora riuscite ad iniziare o finire la prima tappa; non preoccupatevi troppo, questi schemi sono piccolini, con pochi colori, sono certa che appena avrete tutto disponibile recupererete in uno… sforbiciare di forbici!
In queste prime 3 settimane ci siamo cimentate con il primo schema della serie; ecco il mio ricamo, privo solo del bottoncino del naso che ho deciso di attaccare una volta finite tutte le crocette.
Questo è invece il nostro compito per le prossime 3 settimane.
Non mi resta che augurarvi buone crocette e darvi appuntamento al 6 maggio per scoprire la terza tappa! Se qualche ritardataria si fosse convinta solo ora a ricamare questo sal, per partecipare basta mandare una mail all’indirizzo in fondo alla pagina.
Giveaway I love pancakes: abbiamo una vincitrice!
Sono passate da poco le 21 di questa domenica sera ed io sono pronta ad annunciare la vincitrice di questo giveaway dedicato alle amanti di stoffe&cucina; prima però vorrei ringraziare tutte le partecipanti per aver aderito all’iniziativa, per le parole gentili che mi avete lasciato e per aver fatto pubblicità al post. Per chi chiedeva da dove venisse la stoffa, il mio “spacciatore” preferito è Hawthorne Threads (lo trovate sempre fra i miei link preferiti, sotto “fonti di perdizione”, però state attente, dà dipendenza, ok?). Per chi sperava in un tutorial-ricettario, basterà avere solo ancora un po’ di pazienza, promesso!
Ma torniamo alla vincitrice: i commenti, depurati dai pingback e dai doppi sono stati 59; ed ecco il responso di random.org:
Congratulazioni ad Arianna! Domani ci sentiamo via mail così mi darai l’indirizzo a cui spedire i regali.
Ancora grazie a tutte per aver partecipato, spero sarete più fortunate alla prossima occasione 😉
Le Matrioske di Madame Chantilly
Finalmente una giornata di primavera!! Ho dedicato la mattina ad un giretto per i meravigliosi Horti Tergestini, un tripudio di fiori e piante meravigliosi, che fanno venire anche a me, che ho il pollice viola per non dire nero, il desiderio di avere un giardino di cui prendermi cura; questo pomeriggio invece è tutto per la mia stanza degli hobby, che sta letteralmente scoppiando di nuove stoffe e progetti da realizzare.
Parto però da un bellissimo progetto finito, ovvero lo schema delle matrioske di Madame Chatilly
ricamato negli ultimi mesi in modo davvero molto piacevole; i disegni sono semplici, ma di grande effetto, le crocette sono andate via veloci e io non vedo l’ora di vederlo incorniciato…. O cucito, a dir la verità non ho ancora deciso.
Quale matrioska vi piace di più? Io non ho dubbi, la mia preferita è questa!
Vi auguro uno splendido fine settimana e vi ricordo che c’è tempo fino a domani sera per iscrivervi al giveaway, basta commentare questo post per rischiare di vincere un doppio premio 😉
Giveaway I love pancakes
Questa settimana la Giraffa vi invita a partecipare ad un nuovo giveaway a tema…
L’ispirazione questa volta me l’ha data una bellissima stoffa acquistata qualche settimana fa, in due versione di colore: è perfetta per la cucina, ha un sacco di scritte e di disegni che descrivono tutti gli ingredienti necessari per realizzare dei pancakes. Come se non bastasse, i pancakes sono un bellissimo ricordo del viaggio di nozze ed una delle mie colazioni preferite (vedere alla voce brunch…).
Veniamo a noi: questo giveaway mette in palio il quaderno (formato A5, a quadretti, con spirale centrale, rivestito con la stoffa a base verde acqua) che vedete nelle foto di questo post. Potrebbe esservi utile in cucina, per prender nota delle ricette che provate, per studiare il menù di una cena speciale o anche solo per fare la lista della spesa. Insieme al quaderno potete vincere un fat quarter (45×55 cm circa) della stoffa a base bianca, con cui potrete realizzare qualche accessorio per la vostra cucina o quello che più vi piace.
Partecipare è molto semplice: lasciate un commento a questo post entro le 21.00 di domenica 14 aprile 2013, facendo attenzione ad inserire una mail a cui possa contattarvi in caso di vincita (attenzione: non occorre che inseriate la vostra mail nel testo del commento – in tal caso la vedono tutti e magari vi spiace – basta che compiliate i campi sopra il testo del commento, così resta solo a me!); non è strettamente obbligatorio, ma mi farebbe molto piacere, se faceste pubblicità a quest’iniziativa sui vostri blog o sui vostri profili facebook). Il 15 aprile pubblicherò l’esito del sorteggio.
Mentre aspettiamo di sapere chi sarà la vincitrice, o il vincitore, v’invito a provare una variante molto interessante dei tradizionali pancakes: Pancakes alla banana e cioccolato.
Sbattete in una ciotola due uova con 250 ml di latte; aggiungete 4 cucchiai di burro fuso; incorporate delicatamente 200 g di farina mescolata e setacciata con 10 g di lievito in polvere, un cucchiaio di zucchero ed un pizzico di sale. Mescolate bene fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Sbucciate 2 o 3 banane e tagliatele a fettine sottili. Cucinate i pancakes in una padella antiaderente leggermente imburrata: versate un po’ di composto e, prima di girarlo, appoggiateci sopra 3 o 4 fettine di banana e un pizzico di zucchero di canna. A questo punto girate il pancake con una spatola e completare la cottura. Servite con una salsa che avrete preparato così: portate ad ebollizione in una casseruola 150 ml di latte ed aggiungete 200 g di cioccolato fondente tritato. Mescolate fino ad ottenere una consistenza liscia e brillante.
In bocca al lupo e buoni pancakes a tutti!
Snow Belles Flip-it: terza tappa
Oggi post dedicato a questo sal pieno di pupazzi di neve (perfettamente inserito nel contesto meteo di questa primavera!), iniziato all’inseguimento di Rosi ed arrivato ormai a metà strada. I ricami sono buffi e scorrono veloci; ecco la mia Ice Queen, ricamata nel mese di marzo.
Con Rosi e Vale abbiamo deciso di darci un po’ più di tempo per finire la prossima tappa, così ora chiudo questi pupazzi nel cassetto, sperando di rivederli con il sole!!
Buon fine settimana a tutti 🙂
7° Block Of the Month Ryokan
Nuova puntata di uno dei miei blocchi del mese… Ma non chiedete di quale mese… In marzo, presa dall’inizio di nuovi progetti e rallentata da qualche triangolo tagliato sbagliato, ho perso un po’ il ritmo con le mie casette giapponesi. Ogni volta però aggiungerne una al gruppo è così bello, che vorrei cucire subito tutte quelle che mancano!
Per il momento mi accontenterò di aver superato il giro di boa della metà del progetto, in attesa di tornare a lottare con queste micro piastrelle fra qualche settimana…
Sal Party Cakes: finito!
Rieccomi, dopo giorni di astensione forzata dal blog causa pioggia: non c’è stato nessun corto circuito o problema tecnico, semplicemente non c’era mai abbastanza luce per fare foto anche solo decenti! Questa mattina, al primo – e unico – raggio di sole su Trieste, ho cominciato a tirar fuori ricami da tutte le parti, mentre il Giraffo spalancava le finestre e tirava fuori la macchina fotografica, così abbiamo finalmente qualcosa da commentare.
Il post di oggi lo dedico alla conclusione del primo sal di cui sono stata “madrina”: ieri è scaduto il termine che ci eravamo prefissate per concludere questo ricamo a base di torte multistrato e posso dirvi subito che sono soddisfattissima, per tre ragioni. Innanzitutto lo schema era proprio bello, piacevole e scorrevole nell’esecuzione ed il risultato ha premiato la nostra dedizione; ecco la mia tela.
Secondo motivo, praticamente tutte le mie compagne di sal hanno concluso il loro ricamo, anche prima dello scadere nel mese. Per ammirare i loro risultati, vi invito a visitare i loro blog: le Wonder Rosi, Ilaria ed Anna, Vale, Lara, Marilena, Larry, Faby e Cinzia.
Terzo motivo di soddisfazione: la mia amica Larry, al suo primo sal (e forse al suo primo ricamo “serio”), oltre ad averci dato il nome di battaglia di “Salatine”, ha stravolto la paletta dei colori, sostituendo le varie gradazioni di rosa con altrettanti arancio. Noialtre crocette di lungo corso abbiamo nascosto la nostra perplessità all’inizio, ma alla fine ci siamo inchinate di fronte allo strepitoso risultato, che mi permetto di pubblicare. Brava Larry!
Grazie a tutte le Salatine per aver partecipato, è stato molto bello ricamare in vostra compagnia, spero che ci saranno presto nuove occasioni di crocettare insieme!
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