Archvi dell'anno: 2012

Accessori per la cucina

Ci sono le giornate creative, in cui si ha voglia di sperimentare, inventare, mettersi alla prova con qualcosa di nuovo, momenti in cui si apre mezza libreria alla ricerca di una fonte d’ispirazione, ma ci sono anche quei giorni in cui si ha solo voglia di cucire, di farsi guidare dalla Bernina in collaudati progetti. Recentemente mi sono abbandonata ad uno di questi momenti ed ho cucito alcuni oggetti per la cucina, sempre utili per cuochine chic:

Un portatorte rosa a dolcetti e due coppie di asciughini.

Intanto dall’armadio spuntano pezzi di nuove creazioni, che spero di completare nel week end… Ma intanto fuori c’è un magnifico sole, quindi scappo a godermi questa prima giornata d’autunno, nonchè ultima giornata di ferie!

Mostra e dimostra: ultimi acquisti su Hawthorne Threads

Non faccio in tempo a scrivere un post pieno di buone intenzioni che mi smentisco da sola; avevo appena condiviso con le amiche di questo blog il mio tentativo di “smaltire” un po’ di acquisti arretrati in vista della Fiera di Vicenza, che uno dopo l’altro mi sono arrivati gli acquisti fatti sul mio sito di stoffe preferito, Hawthorne Threads.

 

Sono tutte bellissime, dalla stravagante famiglia Addams in versione Alexander Henry ad una linea sulla cucina che ha persino il kitchenaid rosa, ad un romantico pannello + coordinati con delle bambine e scritte varie, per finire con giraffine e gufetti. Ci sono anche due stoffine Tilda “imbucate”, nel senso che arrivano da Cenina 😉

A me e alla Berni non resta altro che rimboccarci maniche e piedino e cucire a tutto spiano!

2° Block Of the Month Ryokan

Secondo appuntamento per le mie casette giapponesi, ovvero come fare degli origami di stoffa; mai mi era capitato di cucire con tecniche patchwork tagli di tessuto così piccoli!

Le prossime mattonelle non saranno da meno, ma lo trovo un progetto molto stimolante, sia per la difficoltà nell’abbinare bene le fantasie ed i colori delle stoffe, che per la tecnica di per sè.

La cosa divertente è che, come finisco la piastrella e gliela mostro, il Giraffo mi dice “bella, per chi è questa coperta?”, non crede che la voglio tenere per noi, come l’ho abituato male…

Appuntamento allora al prossimo 15 del mese con la terza piastrella!

Abilmente autunno 2012: strategia di avvicinamento

Mentre nel web impazzano i commenti di quilters in estasi dopo la gita alla fiera di Birmingham e si attendono quelli delle fortunate che han visitato l’Alsazia, io, nel mio piccolo, cerco di organizzarmi per non perdere l’edizione autunnale di Abilmente (alla fiera di Vicenza, per chi ancora non la conoscesse!).

Che ci vuole, mi chiederete voi, basta trovare una compagna di pullman, iscriversi a qualche gita organizzata ed il gioco è fatto. Semplicistico, e con la coscienza come la mettiamo? Come posso guardare la mia libreria degli hobbies straripare di stoffe, libri e schemi comprati nelle edizioni passate ed ancora inutilizzate e pensare serenamente con quale (capiente) borsa recarmi a Vicenza?

Andiamo nello specifico: con le stoffe posso bluffare, forse non mi ricordo nemmeno io cosa ho comprato dove, dei libri si può sempre dire che sono degli oggetti da collezione, da tenere in libreria, ma con il punto croce come la mettiamo? Quel bellissimo kit comprato lo scorso ottobre, estasiata dall’incontro con quell’artista di Michael Powell, se resta lì bello sigillato (non è vero, in realtà l’ho preso in mano un sacco di volte, l’ho aperto e studiato lo schema, ho convenuto con me stessa che non era troppo complicato e l’ho rimesso a posto), come potrò serenamente comprarmene un altro??

Ecco quindi la mia personalissima – ed un po’ disperata – strategia di avvicinamento alla fiera di Vicenza:

…sto crocettando da due settimane la mia bella isoletta greca, un po’ troppo piena di punti incomprensibili (Michael, ti prego, nei prossimi kit ti dispiace inserire una versione con l’indicazione delle sole crocette senza punto scritto e un foglio a parte con crocette e punto scritto? Lo so che ti sembra di aver già creato due versioni, ma ti assicuro che non è così e che quel leggero punto scritto riesce a mimetizzare alla grande alcuni simboli delle crocette), ma decisamente carina ed abbastanza scorrevole. La finirò prima di Vicenza? Ce lo sapremo dire, ma intanto la mia coscienza si pulisce un po’…

La piccola pasticceria è completata!

Lo schema jolie patisseries vi era piaciuto molto, ma non avevate ancora visto il meglio, ovvero lo splendido doppio appendino che era compreso nel mio regalo di compleanno, è schicchissimo!

Ho rifinito il ricamo con una stoffa grigia a pois che non vedevo l’ora di usare e che mi sembra si abbini bene, ho ancorato gli appendini e trovato un bel posto fra le pareti del soggiorno. Piano piano sto personalizzando queste sterminate pareti bianche, ma c’è ancora molto lavoro…

Grazie ancora ad Ilaria per il suo bellissimo regalo 😉

Nuovo runner per il soggiorno

Nell’estate in cui impazzano, a torto o a ragione, a voi il giudizio, le 50 sfumature di grigio, io ho usato tutte le sfumature dei miei grigi preferiti, o almeno quelle che avevo nello straripante armadio delle stoffe per realizzare un runner per un mobile nero, stretto e lungo, che abbiamo in soggiorno, proprio dietro il divano e che spesso viene utilizzato per appoggiare bicchieri ed altro e che quindi andrebbe protetto.

Avevo pensato a soluzioni decisamente più complicate, ma non ero mai convinta della scelta; poi ho visto un’amica comprare una serie di stoffe in sfumatura per un suo progetto ed ho deciso di fare una cosa molto semplice, cucendo in sequenza striscioline di stoffa dal grigio scurissimo a quello più chiaro. Alla fine il Giraffo (per fortuna) non me l’ha lasciato quiltare, decidendo che andava benissimo così e mettendolo subito in posizione. Eccolo qui!

Già penso a quando avremo sul divano la nostra copertina con le casette… Dite che faccio pensieri a lunga scadenza? No, dai, le casette mi piacciono un sacco, fra qualche giorno vi mostro il secondo blocco!

Tilda’s Bugs

Uno dei progetti più simpatici del libro Tildas Varideer (tradotto in Tilda’s Spring Ideas) sono sicuramente queste api dalle forme generose… Difficilmente voleranno di fiore il fiore, per il momento hanno trovato posto in uno dei vasi del soggiorno, fra i rami della nostra pianta preferita.

Ne ho fatto una versione in rosso/rosa ed una in blu, entrambe utilizzando alcune stoffe Tilda acquistate ad Abilmente lo scorso anno.

Sapete qual è stata la cosa più difficile? Trovare il filo di ferro per fare le antenne! Tentando di utilizzarne uno che avevamo a casa il Giraffo ha fatto fuori due o tre bottoni, per decidere alla fine che ci serviva qualcosa di diverso. E dopo aver cercato (inutilmente) negozi di modellismo a Trieste (pare che abbiano chiuso tutti quelli di cui avevamo memoria), abbiamo risolto andando in un negozio di materiale per bigiotteria (e pensarci prima?).

Nei miei buoni propositi hobbistici per l’autunno (mica si fanno solo a gennaio, giusto?) c’è anche quello di mettere in lavoro un po’ di progetti Tilda, invece di limitarmi a collezionarne i libri… Vedremo…

Party Cakes: il primo SAL della Giraffa

Ebbene sì, dopo aver participato con altalenanti risultati a SAL decisamente ambiziosi, considerata la mia costanza nel crocettare, ho deciso (anche grazie all’incoraggiamento di alcune care amiche) di organizzare un SAL… “a dimensione di giraffa”: uno schema semplice ma d’effetto, con delle meravigliose torte come soggetto, dimensioni contenute e tappe a prova di crocettista pigra.

E’ quindi con grande piacere che vi invito a partecipare al

Schema Party Cakes di Country Cottage Needleworks

Per iscrivervi lasciate un commento a questo post oppure mandatemi una mail all’indirizzo che trovate in fondo alla pagina; avete tempo fino al 30 settembre.

A partire dal 1° ottobre, ogni primo giorno del mese pubblicherò sul blog la tappa da ricamare nel corso del mese; insieme alle foto dei miei avanzamenti mensili pubblicherò molto volentieri le foto delle vostre tappe.

E se rimanete indietro, chi potrà capirvi meglio di me? Ci faremo coraggio a vicenda e nel giro di pochi mesi completeremo le nostre supertorte!

Ancora non siete convinte? Guardatelo bene, lo schema è delizioso e si adatta benissimo ad un quadretto, a rivestire una scatola o ad essere trasformato in un pannellino (e chissà quante altre idee avranno le nostre compagne di sal).

Vi aspetto!

 

Moonlight Owls

Ci sono degli schemi che appena li vedi ti viene in mente una persona a cui ti piacerebbe regalarlo… Così è stato per questo Moonlight Owls di Puntini Puntini, acquistato e ricamato a poche settimane dalla sua “pubblicazione”, ma poi rimasto un po’ troppo a lungo in un cassetto in attesa dell’idea giusta per esser assemblato.

Lo schema è monocolore, semplice ma secondo me di grande effetto, arricchito da un grande charm con i tre gufi.

In un week end d’agosto il Giraffo ed io, ancora imbranati con il cartonaggio, ma sempre in attesa che la Vale ci faccia un corso ad hoc, abbiamo usato il ricamo per personalizzare la copertina di un album (made in ikea) che guarda caso aveva proprio un albero disegnato, tono su tono, in copertina.

A presto con delle novità crocettose!

Sacchetti di stoffa… ad oltranza!

Quando mi piace un progetto ho la spiccata tendenza a munirmi della materia prima per replicarlo più e più volte, penso a tutte le persone a cui potrei fare un regalino, insomma, fantastico un po’ troppo e cucio poco (altrimenti perchè il mio studio starebbe per scoppiare per le troppe stoffe?? D’accordo, avete ragione, le stoffe non sono mai troppe, ma le mie sono sproporzionate rispetto al tempo che ho per trasformarle in qualcosa d’altro!). Non sarà così per i sacchetti di stoffa, progetto relativamente semplice a cui mi sono affezionata e che nelle scorse settimane ho replicato in diverse versioni: chic con manichini e borsette…

…in versione passionale con stoffe rosse e fucsia…

…in due versioni con stoffe in contrasto rosse, bianche e salmone…

…ed in versione natalizia, perchè non è mai troppo presto per preparare qualcosa per Natale!

Ovviamente ho ancora qualche metro di fliselina, quindi… avete delle fantasie di stoffe da suggerirmi?

Mostra e dimostra: nuovo libro Tilda’s Vintereventyr!

Edizione straordinaria della rubrica “mostra e dimostra” di questo blog, sospesa in questi mesi estivi in attesa di temperature più clementi, per condividere con le amiche appassionate della Tilda (alias Tone Finnager) la notizia di cui ho appena avuto conferma: è uscito un nuovo libro!

Si chiama Tilda’s Vintereventyr e sarà ovviamente in lingua norvegese; l’ho trovato in catalogo sia su Tildafrance (dove lo annunciano per ottobre) che su Panduro Hobby (dove non trovo date precise, ma solo l’evidenza che non hanno il libro “in casa”). I colori delle stoffe sono molto tenui, bianco, grigio, rosa, elegante e romantico; i progetti sono ispirati ad alcune favole per bambini, come lo Schiaccianoci e Pinocchio.

 

Dalle prime foto che ho visto non sono esattamente entusiasta delle nuove proposte (la nostra eroina ha rinunciato ad attaccare i capelli alle sue magnifiche bambole e si è limitata a dipingerli, non mi convince…) ma in compensono sono letteralmente stregata dai colori e dalle fantasie delle stoffe.

In ogni caso, la versione norvegese, oltre ad essere piuttosto cara, resta per me piuttosto ostica; pertanto, incrocerò le dita e spererò in una versione inglese per Natale. E se proprio non resisterò alla tentazione della nuova collezione… Mi butterò sulle stoffe!

Comunicazione di servizio:  ho cambiato il sistema per l’invio delle mail che segnalano gli aggiornamenti del blog; se avete piacere di ricevere una mail ogni volta che questo blog si arricchisce di un nuovo post, iscrivetevi nel box in alto a destra, anche se eravate già iscritte in precedenza. Grazie mille!

P.S. Fanno eccezione le WS, che vengono iscritte d’ufficio!

Block Of the Month: Ryokan

Da alcuni mesi sono innamorata del progetto Ryokan pubblicato sulla rivista Quiltmania (numeri 85 e 86, potete vederli ed acquistarli qui), che diverse amiche triestine stanno realizzando; si tratta di 12 piastrelle raffiguranti ciascuna una casetta giapponese, tetti e facciate sono sempre uguali, ma il lato della casetta è ogni volta formato da una piastrellina patchwork, in pratica un origami di stoffa viste le dimensioni dei pezzi che vengono cuciti insieme. I primi blocchi costruiti dalle mia amiche mi sono piaciuti così tanto che mi sono buttata anch’io; ecco il mio primo blocco:

Ho scelto toni scurissimi per i tetti, diversi grigi per le facciate ed una serie di viola/bordeux per costruire le minipiastrelle. Sono piuttosto soddisfatta di questo primo blocco, non vedo l’ora di comentarmi con qualcosa di più complicato. Al prossimo mese!

Jolies patisseries

In questa torrida estate in cui ricamare per me è praticamente impossibile (voi crocette inarrestabili come fate? A me fa caldo tenere la tela in mano!) ho messo ben poche crocette. Sono però riuscita a finire (dopo aver finalmente recuperato una matassina bianca… ma come si fa a rimanere senza bianco? Vergogna!) un bellissimo ricamo tutto per me.

Lo schema è di Malin Maline Creations e si chiama Jolie pattiseries; me l’ha regalato per il compleanno un’amica che mi conosce veramente bene 😉

Ora va confezionato realizzandone un pannello da appendere con una coppia di deliziosi (a dir poco!) appendini; ho già scelto la stoffa, mi manca solo un po’ di tempo…. ho bisogno di ferie! E fresco!

Blue Baby Hippo

Ciao amiche della Giraffa, sono un nuovo ippopotamino.

Sono nato in questa calda estate, seminando sbuffi di ciniglia in tutto il laboratorio della Giraffa…

Sono fatto di morbida ciniglia azzurra ed ho un “musetto” esagerato…

Ho anche un fantastico fiocco, me l’ha fatto il Giraffo!

Adesso sto facendo compagnia ad un pupo piccolo piccolo, simpatico e morbido quasi quanto me. Sono sicuro che diventeremo amiconi.

Nota della Giraffa: il cartamodello dell’ippopotamo è della Cotton Ginnys.

Sacchetto di stoffa

Sabato scorso sono stata ad una delle dimostrazioni del negozio La Volpe Rossa di Opicina (TS): il progetto presentato era un bellissimo sacchetto, da utilizzare per molteplici scopi. Mi è piaciuto un sacco, così mi sono subito messa al lavoro, questo è il primo esperimento…

…sono soddisfatta di aver imparato come cucire la chiusura con i laccetti, ma soprattutto di aver conquistato un comodissimo attrezzo per far scorrere la fettuccia all’interno senza ricorrere all’ago da balia!

Se volete cimentarvi anche voi, qui trovate un tutorial in inglese ma con tante foto.

Corredino per l’asilo

Alla fine di giugno la piccola Nespolina, figlia di una delle mie Wonder Amiche, ha compiuto 2 anni; nonostante la tenera età, a settembre farà già il suo ingresso alla scuola materna, così ho pensato di realizzarle un corredino per iniziare l’anno in puro stile giraffico.

Ecco quindi un sacchetto con il suo nome, due asciugamani personalizzati con l’iniziale ed una classica pochette giraffica in versione mini (non è mai troppo presto per iniziare a collezionarle!).

E per finire… forse non sarà richiesto dall’asilo, ma una bimba così adorabile non poteva non avere un dolce grembiulino rosa!

Messaggio per la mamma della festeggiata: se serve qualcosa d’altro fammi sapere che amplio il corredino volentieri 😉

P.S. Grazie mille per i vostri gentilissimi commenti sui post della coperta con le principesse (anche da parte del Giraffo!)

Come nasce la coperta di una principessa – 3a parte

Terza ed ultima parte della realizzazione passo-passo della coperta con le principesse

(se le avete perse, prima e seconda puntata)

Settimo passo: imbastire gli strati. A questo punto si spera di avere a disposizione un tavolo enorme, si stirano bene il top ed il retro e si adagiano sul tavolo retro, imbottitura (io ne ho scelto una sintetica di spessore medio, in modo da usare la copertina anche nelle mezze stagioni) e top. I tre strati vanno imbastiti insieme in modo da tenerli strettamente insieme durante la fase della quiltatura; potete procedere in modo tradizionale, con ago e filo, partendo dal centro e disegnando dei raggi verso l’esterno oppure potete sfruttare la “sparapunti” (avrà un nome tecnico, lo so, ma il soprannome e la foto spero rendano l’idea).

Il Giraffo si è da tempo autoproclamato re dell’imbastitura con questa pistola, io mi guardo bene dal contraddirlo e gli lascio volentieri la scena, limitandomi a lisciare e stendere ossessivamente il top, che non sarà mai sufficientemente teso da scongiurare ogni tipo di pieghetta!

Ottavo passo: quiltare! Nonostante le abilità acquisite (ed evidentemente dimenticate per mancanza di allenamento) nella quiltatura a macchina, la tipologia di coperta richiede una quiltatura a mano. Personalmente, mi piace che la quiltatura metta in risalto il disegno creato con le stoffe senza però che i punti siano particolarmente evidenti; ho scelto quindi un filo cerato di colore neutro per la maggior parte della quiltatura e di colore rosa tenue per le sole piastrelle rosa.

Ho quiltato il bordo esterno delle “torrette” di ciascuna principessa…

…ed il contorno del castello, dei cespugli e del sentiero. Intervenire sul corpo centrale del castello, in modo da metterlo in risalto rispetto alle torri, era praticemente impossibile, essendoci diversi strati di carta per adesivare, difficili da bucare anche con gli aghi da quiltatura e che non credo mi avrebbero permesso di “tirare” un po’ i punti. Ci son volute diverse settimane (cominciava a fare caldo…) ma sono rimasta soddisfatta del risultato.

Nono passo: binding. Il binding, per chi non lo sapesse (io ho imparato da poco a chiamarlo in gergo tecnico), è il bordino che rifinisce la coperta. Massimo rispetto per chi lo cuce a mano, ma io lo faccio con la macchina da cucire, perchè non mi dispiace affatto il risultato e poi già così mi sembra di non finire mai, figuriamoci con il sottopunto! Invece di scegliere un’unica stoffa, ho usato tanti pezzi diversi delle stoffe che avevo usato per il top, in modo da riprendere un po’ tutti i colori.

Decimo passo: finita!!! Che bello quel momento d’incredulità in cui guardi questa creatura con cui hai convissuto per mesi e capisci che non ti resta che scattare qualche foto, fare un bel pacco e spedirla alla destinataria!

Un affettuoso ringraziamento a tutte le amiche che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, che mi perdoneranno, spero, di averlo “covato” così a lungo ed un bacino alla piccola Giulia: spero che la copertina ti piaccia e ti faccia compagnia per tanti tanti anni nella tua cameretta.

Come nasce la coperta di una principessa – 2a parte

Continua il “reportage” sulla coperta con le principesse…

Quinto passo: applique. La disposizione delle piastrelle-torrette lascia un ampio spazio centrale, che ho utilizzato per creare un grande castello con la tecnica dell’applique adesivato. Ecco il progetto (sì, sì, l’autore è sempre quello…) ed i primi pezzi attaccati e festonati…

Inizialmente appariva un po’ monotono, ma si è subito ravvivato con l’aggiunta di finestri, merli, torri a punta e bandiere.

Al blocco cielo+castello ho attaccato un blocco più piccolo di prato e sentiero e sulla congiunzione dei due ho realizzato dei cespugli verde scuro.

A questo punto rimaneva da decidere cosa mettere negli angoli in alto: per come ho disposto le piastrelle-principesse (quindi per arrivare ad una certa dimensione della coperta), mi mancavano due blocchi. Ho quindi realizzato due piastrelle in applique riprendendo il motivo del castello.

N.B. In questa foto si vede che sto confondendo due stoffe fucsia, realizzando la base della piastrella con la stoffa a cuoricini anzichè a stelline, ops!

Sesto passo: intersezioni ed assemblaggio. Una volta che tutti i pezzi erano pronti, si trattava solo di cucire alcune intersezioni…

…e mettere tutto insieme, sperando intensamente di aver fatto bene i conti con le dimensioni! Qualche metro di cuciture dopo… ecco il top!

A questo punto la sartina si sente felice e realizzata e si rilassa compiaciuta; il problema è che siamo ben lontani dalla fine dell’opera e ci manca tutta la parte più noiosa… Alla prossima (promesso, sarà l’ultima!) puntata!

Come nasce la coperta di una principessa – 1a parte

Questo è un post che non vedevo proprio l’ora di scrivere, perchè riguarda un progetto speciale, sia per la destinataria che per le amiche che mi hanno aiutato a realizzarlo. E’ stato un progetto che ha richiesto un tempo di realizzazione notevole (spesso solo per superare le mie incertezze e le mie crisi di creatività), così strada facendo ho scattato delle foto dei miei piccoli progressi, in modo da documentare gli “avanzamenti dei lavori”.

Ma partiamo dall’inizio: in occasione dell’arrivo della piccola Giulia, figlia di Rosi La Riccia, la futura mamma e le sue amiche si sono coordinate per crocettare le 12 principesse del libro “Pretty as a princess” di Gloria & Pat, soggetti davvero deliziosi (peccato solo per la scelta della tela, che ha fatto impazzire più di qualcuna, chissà di chi sarà stata la colpa…). Finite le crocette, tutte le tele che abbiamo ricamato sono ritornate fra le mie mani… e lì son rimaste per un bel po’, in attesa dell’ispirazione giusta; volevo fare qualcosa di speciale, l’idea iniziale della Riccia era fantastica, ma non sapevo da che parte prenderla, così, pensa e ripensa, finalmente un giorno ho preso in mano carta e matita ed ho cominciato a scarabocchiare misure, forme e bandierine varie. Ora che finalmente la coperta è completata, ecco il “dietro le quinte” della realizzazione.

Primo passo: il progetto. Prima i miei scarabocchi su carta per abozzare l’idea, poi, una volta che le idee erano sufficientemente chiare, il Giraffo, alias Mister Autocad, le ha tradotto in un ordinato e professionale progetto.

Secondo passo: preparare i ricami. Dopo aver lavato e stirato le singole tele, bisogna tagliarle della dimensione giusta; è questa la parte che più mi terrorizza di tutto l’assemblaggio, perchè basta fare un po’ di confusione con le misure, con il righello o andare storta con la rotella per causare un disastro! Per fortuna i neuroni lavorano a dovere e le 12 principesse superano indenni questo scoglio.

Terzo passo: le piastrelle. I ricami devono essere in qualche modo bordati o inseriti all’interno di una piastrella patchwork; io ho scelto di creare intorno a ciascun ricamo una torre stilizzata, utilizzando un’unica stoffa azzurra per il cielo e tre stoffe diverse, che ben s’intonavano ai colori delle nostre pincipesse, per realizzare le torri. Ecco il primo esperimento…

Poi ho cercato di ottimizzare un po’ il lavoro creando prima le strisce dei “merli”…

Per completare via via tutte le 12 piastrelle.

Quarto passo: disporre le piastrelle. Detto così sembra una banalità, ma le piastrelle devono essere assemblate rispettando la sequenza dei colori delle torri, sistemando le principesse il modo che “guardino” l’interno della coperta e non sembrino “uscire” guardando invece fuori.

Notate che mancano due piastrelle in alto? E al centro della coperta cosa ci mettiamo? Appuntamento alla prossima puntata!

Fabric box

La scorsa settimana ho sperimentato un nuovo metodo per cucire delle fabric box, ovvero delle scatole di stoffa; ne avevo già fatte utilizzando un sorta di interfacing molto molto rigido (qui il risultato), questa versione è probabilmente un pochino più semplice, tutto sta nell’individuare il giusto equilibrio fra la consistenza della stoffa e dell’interfacing.

Se avete voglia di cimentarvi anche voi, trovate un bel tutorial sul blog Quiltycat di Nicoletta, che ha proposto questa scatole ai workshop del recente quilting day triestino.

Gli usi che potete farne sono molteplici: riordinare i vostri fat quater (per me è una causa persa, sono troppi), raccogliere trucchi ed altri accessori in bagno (devo giusto sperimentare qualche versione in grigio e viola), ospitare piccoli contenitori o bustine in cucina, riordinare la cancelleria in ufficio (quella con i cuoricini rossi domani viene con me in ufficio!) e chissà che altro.

Buoni esperimenti a chi si cimenterà!

Che fine hanno fatto le crocette?

Con questo caldo le mani sudano, gli aghi scivolano, anche la tela più sottile opprime noi crocettine accaldate; ciò nonostante, magari 10 crocette al giorno, la mia grande sfida continua. Riuscirò mai a finire gli sfumatissimi orsi???

Le possibilità ormai dovrebbero essere dalla mia parte, ma se osservate bene la tela vedrete un sacco di spazietti ancora bianchi… nel frattempo qualche punto mi si è persino scucito, che vergogna, quindi sarà da rifare. Però, lenta ma inesorabile, non mollo ed invoco un po’ di brezza serale…

Mostra e dimostra: voglia di shopping!

Questo lunedì per mostra e dimostra ho pensato di mettere a rischio il vostro portafoglio, presentandovi, se ancora non lo conoscete, uno dei miei negozi di stoffe preferito, Hawthorne Threads.

Ha una varietà di stoffe che vi darà un senso di disorientamento, sono tante e tutte diverse, spaziano da stili che calzerebbero a pennello per la vostra casa, altre da utilizzare per i vostri bambini, quella stoffa lì poi farebbe impazzire la vostra amica… Volete degli esempi concreti? Ok!

L’ultima newsletter mi ha incantato con questo pannello ed i suoi coordinati

Sto cercando di decidere se posso fare a meno di questi coniglietti… probabilmente no…

Sono decisamente convinta di non averne abbastanza della serie The Ghastlie, questa ad esempio!

Provate a navigare un po’ fra i nuovi arrivi e ditemi di quante stoffe vi innamorate, coraggio!

Devo segnalrvi però delle controindicazioni:

1. la prima e la più importante: dà dipendenza!

2. la stoffe più gettonate vanno esaurite velocemente; quasi sempre le riassortiscono, ma se individuate qualcosa di cui avete bisogno (subito!), non tergiversate troppo sull’acquisto, buttatevi!

3. le spese di spedizione sono molto ben dettagliate qui: le cifre salgono in base alle quantità di stoffa che ordinate, quindi fare mega acquisti di gruppo non è necessariamente conveniente, fatevi bene i conti;

4. ultima, ma non per importanza, purtroppo, la dogana, che colpisce con pesante precisione i miei acquisti oltreoceano; non che questo c’impedisca di acquistare, ma dobbiamo essere consapevoli che quei 9,25$ che ci sembrano così allettanti sono destinati a lievitare. D’altra parte, la maggior parte delle stoffe che trovo su questo sito posso comprarla solo così (se sbaglio…. segnalatemelo grazie!), quindi non c’è via d’uscita!

Per finire, segnatevi anche il blog, che aggiorna sui nuovi arrivi ed ogni tanto mostra delle immagini di progetti realizzati con le loro stoffe, carino!

Buona settimana!

Toys Shop Bag – in lilla!

Domenica c’è stato il battesimo della piccola Erica, figlia di nostri carissimi amici; per festeggiarla ho deciso di replicare la toys shop bag già realizzata per Giulia, sostituendo al rosa il lilla, colore preferito dalla mamma Francesca (e sono sicura che la pupa condividerà, non appena riuscirà ad esprimersi!).

Ecco quindi una nuova borsa dei giochi, con un’elengante principessa e tanti piccoli morbidissimi compagni di giochi…

Che ne dite? Stucchevole anche in lilla? Come ne fareste una versione maschile? Si accettano idee!

Mostra e dimostra: l’invidiabile russa!

Oggi per mostra e dimostra vi segnalo un blog pieno di creazioni meravigliose; attenzione, se non l’avete mai visitato cliccate con cautela, la mascella vi cadrà alla prima, massimo alla seconda foto. Il blog si chiama Beatiful things e raccoglie le bambole ed i pupazzi della russa Tatiana; in questo periodo merita una visita, innanzi tutto perchè ha recentemente creato una principessa in total look rosa che mi ha fatto perdere la testa, secondariamente perchè ha bandito un blog candy che sta raccogliendo centinaia e centinaia d’iscritte. Ma tentar non nuoce no?

Dopo esservi iscritte al candy, fatevi un bel giro nei post vecchi, la ragazza va a periodi, quello delle bambole è il più recente, quello delle pecorelle forse il più riuscito, io spero che ritorni alle giraffe, ovviamente, ne ha fatto di deliziose. Se a questo punto siete come me stregate da tutto quello che avete visto, provate a contattare Tatiana per farvi vendere una delle sue bestioline: ci ho tentato in vari modi, scrivendole in inglese, tedesco e persino russo (ovviamente grazie al prezioso aiuto di amiche poliglotte!) ma non ho mai ottenuto risposta. Doveste essere più fortunate…. avvisatemi!

Buona settimana!

La borsa della spesa (dell’amore)

Un altro week end grigio ed uggioso si sta consumando fuori dal mio studio invaso dalle stoffe… Sarà che anche il meteo vuole porre fine alla mia crisi creativa? Speriamo, nell’ultima settimana qualcosa si è mosso, ma sono tutti regali che non possono essere ancora pubblicati (nè fotografati, vista l’assoluta assenza di sole!).

Nel frattempo, per rallegrare il blog, ecco l’ultima borsa della spesa, romantica e passionale, con una stoffa patchwork rossa e fucsia: pensate che figurone sfoggiarla dal panettiere o dal fruttivendolo…

Domani vado a cercare ispirazione (e ne troverò anche troppa) al Quilting day regionale del Friuli Venezia Giulia…non vedo l’ora! Buon week end a tutti!

Mostra e dimostra

Chi di voi conosce ed ama come me i Peanuts, gli adorabili personaggi creati da quel genio di Schulz, sempre attuali nonostante i 60 anni passati dal loro esordio, non potrà non conoscere “Mostra e dimostra” appuntamento scolastico in cui i bambini presentavano alla maestra ed ai compagni qualcosa portato da casa (una foglia, un fiocco di neve, un cane, ecc.).

Ho deciso di prendere il prestito questo titolo per farne una rubrica del blog in cui segnalare siti, tutorial, libri e pubblicazioni, stoffe e progetti, insomma tutto quello che scovo nel web, che mi piace e che potrebbe essere utile alle amiche che leggono questo blog.

Rompiamo il ghiaccio: oggi per mostra e dimostra vi segnalo manifattive, un blog che ho scoperto da pochi mesi e di cui mi sono innamorata subito, per l’originalità, i colori e la varietà delle creazioni della sua autrice Stefania. Il cartamodello per realizzare una delle sue creature più caratteristiche è stato pubblicato un paio di settimane fa su un minilibro che ho acquistato in edicola, titolo “love & craft”.

Appuntamento alla prossima settimana; nel frattempo che ne dite di segnalarmi la vostra striscia “mostra e dimostra” preferita?

La borsa della spesa (con i gufi)

Nel mio repertorio di sartina di buona volontà a volte mancano dei “classici”; uno di questi era la “borsa della spesa”, proposta e riproposta negli ultimi mesi da compagne di ago, amiche vicine e lontane, negozi, ecc. Ma l’incontro con una splendida nuova stoffa gufosa e l’avvicinarsi di una ricorrenza sempre da festeggiare hanno fatto sì che colmassi questa piccola lacuna.

Ecco quindi la mia prima borsa della spesa, regalata al Generale per la Festa della mamma e già sfruttatissima per i nostri scambi enogastronomici e non solo.

Buon week end a tutte; a Trieste il tempo è grigio, ma poco male, sto trascorrendo la giornata con la mia Berni!

Il tempo delle ciliegie

Sono in un periodo poco produttivo, i giorni mi scorrono via velocissimi, il mio armadio delle stoffe resta chiuso, la Berni scalpita inutilmente ed io, di conseguenza, sono malinconica… Incredibile quanto la hobby-terapia possa essere efficace su noi giraffe… o solo su di me…

Ma io, invece di curare questa mia piccola grande crisi d’astinenza, mi pongo nuovi ed ingestibili obiettivi… come la raccolta delle ciliegie!

Ogni anno, per il compleanno del Giraffo, maturano le ciliegie di un meraviglioso albero nel giardino dei miei suoceri; le ciliegie son di quel tipo sodo, croccante, non diventano scurissime, ma sono quelle che in assoluto preferisco. Lo scorso anno sono rimaste quasi tutte sull’albero, che tristezza, ho promesso che non sarebbe più successo. Così ho addirittura sfidato la mia paura per le scale, mi sono arrampicata e sono rimasta “in quota” per delle ore (le gambe ne risentono ancora, sigh!), a riempire cestini. Ecco qui le prove!

E questo è stato il mio bottino… purtroppo mi sono dimenticata di pesarle! Ma vi posso assicurare che erano tante, ma tante…

Non sono bellissime? Io giorno successivo, complice lo snocciolatore, il Giraffo ed io eravamo immersi nelle ciliegie fino ai gomiti… marmellata fatta, polentina fatta, lungimiranti sacchettini di ciliegie snocciolate per torte future hanno riempito un cassetto del freezer…

Ne ho ancora un cesto, chi mi dà una mano??

Toys Shop Bag

Per il compleanno della boccolosa Giulia ero particolarmente ispirata (ed avevo un po’ di tempo in più, cosa da non sottovalutare nè sprecare); dopo l’ippopotama rosa a pois mi sono cimentata nella Toys Shop Bag di Un mondo di fantasia.

Come già detto per altri cartamodelli della stessa autrice, anche questa volta le spiegazioni erano scarne ed imprecise; per fortuna la struttura di base era piuttosto semplice, così ho messo da parte tutto a parte le sagome dei disegni e dei pupazzetti ed ho fatto di testa mia.

Ho cercato di curare al massimo i dettagli, con un bel po’ di bottoncini, i nastrini giusti ed usando i miei timbrini seminuovi. Certo non è perfetta, ma sono davvero soddisfatta del risultato!

Alla festeggiata (e soprattutto alla mamma) è piaciuta, credo che mi cimenterò a breve in una replica, questa volta sui toni del lilla…

Se volete essere aggiornate sul micromondo giraffico, potete trovarmi su twitter: @La_Giraffa

Buona settimana a tutti, sperando che porti notizie migliori.

Pink Baby Hippo

Qualche giorno fa abbiamo festeggiato il secondo compleanno della Babywonder Giulia, la boccolosa figlia della Riccia; per questa importante occasione ho estratto dal cassetto dei “devo assolutamente farlo” il progetto di un morbido ippopotamo di peluche, che si è rivelato, come temevo, una giungla di pezzi e pezzettini da unire fra loro. Ad un certo punto avrebbe potuto uscirne qualsiasi animale, ma grazie ad un intervento superiore è spuntata una deliziosa ippopotamina rosa a pois bianchi.

Considerata la distanza che, ahimè, ci separa, ho dovuto affidare i miei regali alle poste, invece che consegnarli di persona; ma Rosi è stata estremamente tempestiva a cogliere l’attimo e mi ha fatto avere una foto di Giulia che scartava l’ippa…. Un sorrisone impagabile!!

Buona domenica da una zia realizzata 🙂

Progetto pochette 2012 – aggiornamento

Il Giraffo ed io vogliamo condividere con tutti voi l’enorme soddisfazione per la conclusione del progetto pochette di quest’anno; grazie alla generosità di chi si è accapparrato le 11 pochette e grazie al prezioso contributo di chi è arrivato tardi ma ha voluto partecipare lo stesso abbiamo raccolto ben 450 euro, cifra impensabile quando abbiamo pubblicato il post.

Ho già provveduto a fare il versamento (chi ha partecipato dovrebbe aver ricevuto una mail con tutti i dati), non ci resta che ringraziarvi nuovamente e darvi appuntamento al prossimo anno!

I Giraffi

How to Make a Diaper Cake: Tutorial per Fare una Torta di Pannolini – 2a parte

Seconda ed ultima parte del tutorial per realizzare una torta di pannolini a prova di Giraffi. Se ancora non avete letto la prima parte, cliccate qui!

Eravamo arrivati al secondo piano; per il terzo piano fate un cerchio unico di pannolini, sempre trattenuti da un elastico. Vi sono avanzati dei pannolini? Regalateli ai neogenitori o metteteli da parte.

E’ il momento di far entrare in scena al peluche che avete scelto: posizionatelo sulla sommità della torta e legatelo con un nastrino o un elastico per far in modo che non cada. Dovete un po’ ingegnarvi, le strategie possono variare da pupazzo a pupazzo, non fate nulla che possa esser mal visto dal wwf, ok?

Ora fasciate un il nastro alto ciascun piano della torta, in modo da andare a nascondere tutti gli elastici (per questo è meglio evitare i nastri semitrasparenti, che vi farebbero raggiungere lo scopo solo a metà) e chiudete con un bel fiocco. Dalla foto qui sotto capirete, se non lo sapete già, che il Giraffo è moooooolto più bravo di me a fare i fiocchi. Che ci posso fare?? Sfruttarlo!

Inserite i ciucci: noi di solito li leghiamo con un nastrino ed uno degli elastici e chiudiamo con un fiocchetto. Dettaglio chic!

Ed eccola qui, la nostra diaper cake è pronta!

Ultima cosa, vi consiglio di chiuderla in un foglio di cellophane, eviterete che prenda polvere o che si sporchi mentre raggiunge la sua destinazione finale.

Visto? Realizzare una torta di pannolini non è affatto difficile ed ora che conoscete tutti i trucchi andrete velocissime! Per la nostra esperienza possiamo dirvi che è un regalo sempre molto apprezzato, in fin dei conti è un modo simpatico per regalare un sacco di cose utili e verrà consumata fino all’ultima briciola. Provare per credere!

 P.S.: Se avete ancora qualche dubbio non esitate a contattarmi! Il mio indirizzo lo trovate in fondo alla pagina.

How to Make a Diaper Cake: Tutorial per Fare una Torta di Pannolini – 1a parte

C’era una volta una giovane giraffa che guardava Sex and the city; in una puntata la fashion victim Carrie si presentava ad una festa bimbo di un’amica portando in dono una “torta di pannolini”. Le immagini del telefilm non si soffermavano sulla creazione di dimensioni abbastanza ingombranti, ovviamente l’interesse della serie non poteva concentrasi sui regali per i bambini. Il concetto (misterioso) di torta di pannolini mi è rimasto ben impresso, così quando la mia amica del cuore è rimasta incinta mi sono buttata alla ricerca della “ricetta”. Susi, crocetta triveneta, mi ha dato le prime indicazioni e consigliato di cercare on line “diaper cake”…. si è aperto un mondo! Un sacco di immagini e persino video su come realizzare queste meravigliose (ed a quanto ho sperimentato graditissime) creature. La nostra prima creazione è stata un successo ed a quella sono seguite molte altre

Ecco quindi che i Giraffi, dopo aver ampiamente collaudato un proprio metodo, sono disposti a condividere un tutorial per realizzare una diaper cake.

Primo passo: per realizzare una torta di pannolini dovete armarvi innanzi tutto di circa un centinaio di pannolini. Noi optiamo per la taglia 3 (4-9 kg), in modo che, consegnando la torta nelle prime settimane di vita, i genitori possano tenerla intatta per un po’ prima di cominciare ad usare i pannolini. Nel caso il bambino interessato nasca piccolino potete scendere di una taglia per evitare che la torta resti inutilizzata per mesi e mesi. Di solito scegliamo (senza alcuna cognizione di causa) i pampers, per quest’ultima torta erano in offerta lancio i chicco, così li abbiam provati.

Vi serviranno anche: una base torta di cartone rotonda (il diametro più grande che riuscite a trovare, noi usiamo un 34cm, ma l’unica volta che abbiamo trovato un 40cm ne è uscita una torta mastodontica!), centrino di carta di dimensione adeguata, un centinaio di elastici (possibilmente piccoli), due elastici grossi (quelli alti circa un cm, spesso si trovano di colore verde), due biberon di plastica (uno grande ed uno piccolo), un paio di ciucci, due o più prodotti per l’igiene dei neonati, un peluche da mettere in cima (qui abbiamo usato una pecorella-nanna dell’Unicef, ma potete scegliere quello che vi piace di più, un orso, un elefantino, UNA GIRAFFA, è la parte migliore dello shopping pro torta), circa 5 metri di nastro alto 4 cm, possibilmente di raso (non scegliete quelli da fioraio! Sono difficilissimi da usare ed il risultato non è dei migliori), di un colore rosa o azzurro baby oppure coordinato con il pupazzo scelto, circa mezzo metro di nastrino di raso, un foglio di cellophane trasparente, scotch di carta, cucitrice.

Iniziamo: prendete un pannolino, arrotolatelo su se stesso sul lato corto e chiudete il cilindretto con un elastico (è meglio che siano piccoli così non dovrete fare tanti giri!). Prego notare le abili mani del Generale (che chic!) mentre arrotola il suo secondo pannolino. Continuate fino ad esaurire i pannolini.

Prendete i due biberon: ad uno dei due togliete il supporto di plastica sopra al cappuccio, metteteli uno sopra l’altro e saldateli con lo scotch di carta: ecco il vostro “pilone” che farà da perno alla torta di pannolini.

A questo punto la parte della bassa manovalanza è praticamente finita; la Giraffa lascia spazio al Giraffo ingegnere che pretende (ed ottiene senza fatica) di dirigere i lavori. Sistemate uno degli elastici più robusti attorno al biberon ed inserite i rotolini di pannolini in piedi, uno accanto all’altro a formare dei cerchi intorno al biberon.

Preseguite finchè avete posto sulla base (noi di solito facciamo tre giri, ma se vi stanno continuate pure). A questo punto al posto o in aggiunta di alcuni pannolini più esterni inserite uno o più prodotti per il corpo (a seconda delle dimensioni dei prodotti potete sistemarli uno su ogni piano della torta o tutti sul primo).

Procedete nello stesso modo per il secondo “strato”: infilate un elastico intorno al biberon centrale ed inserite due (o più) cerchie di pannolini; aggiungete i prodotti per il corpo.

Una variante carina che abbiamo usato è quella d’inserire un bavaglino ed una lavetta (io usato quelle della mia “collezione“), sono sempre cose utili, no?

Per capirci meglio… ecco come si presenta la nostra torta vista dall’alto.

A presto, con la seconda ed ultima parte del tutorial per una torta di pannolini giraffica!

Pochette 2012 – Esaurite in 24 ore!

Carissime amiche, grazie alla vostra generosità, al vostro affetto ed alla vostra prontezza, tutte le 10 pochette sono state prenotate in meno di 24 ore, è stato un successone, io ed il Giraffo ne siamo entusiasti.

Ringraziamo quindi di cuore tutte le amiche che si sono aggiudicate una pochette, tutte quelle che hanno letto e pubblicizzato il post, nonchè coloro che hanno voluto partecipare all’iniziativa indipendentemente dall’acquisto di una pochette; ringraziamo con particolare affetto la nostra Larry per come ha presentato l’iniziative e le singole pochette (non è un caso se la pochette più richiesta è stata la Pink nuvenia bag!) e Michelangela per avermi aiutata a raggiungere quota 10 pochette in tempo.

Visto il successo… appuntamento al prossimo anno!

Progetto pochette 2012

Care Amiche della Giraffa, state per leggere il miglior post dell’anno: presenta un progetto già di per sè meritevole, ma l’importantissimo valore aggiunto è l’autrice dei testi, la per-nulla-prolissa Larry di Larrycette. Il progetto beneficia inoltre del contributo di Michelangela la-maestra-di-cucito e delle foto scattate dal Giraffo, che ha evitato che io mandassi tutto in malora scattando delle foto sfocate. Buona lettura!

Pochette – un’introduzione per chi non c’era.

Alla fine del (discutibile) libretto dell’ultimo (altrettanto discutibile) album Wrecking Ball, Bruce Springsteen spende due parole sull’ultimo dei lutti che ha colpito il suo entourage e afferma che Clarence Clemons non è morto finché non saremo morti noi che lo ricordiamo e lo portiamo nel cuore. Sarà stucchevole finché volete, ma è così. Così come non si smette di amare solo perché una metà di una coppia ha voluto separarsi dall’altra (non a caso anche in questo frangente la psicologia parla di elaborazione del lutto), non si smette di vivere secondo l’insegnamento, l’esempio e i valori che ci hanno dato le persone per noi importanti quando queste ci lasciano.

Oggi è il compleanno della mamma del Giraffo, e la Giraffa lo vuole celebrare mettendo in pratica uno dei molti insegnamenti che chi ha avuto la fortuna di conoscerla ha potuto ricevere da lei, e ci permette di partecipare.

Oggi, dunque, ci ricorderemo del dolore degli altri, ci impegneremo in prima persona per arginarlo, saremo generosi e apprezzeremo le piccole belle cose.

La Giraffa ci aiuta a fare tutto questo con una mossa sola: facendo un’offerta per una di queste strepitose pochette, raccogliamo una più cospicua donazione per il centro sociale oncologico di Trieste. Le Giraffa, poi, si occuperà del versamento e ne pubblicherà la prova, come fece tempo fa.

Pochette per Gianna 2012: il must have primavera-estate 2012

Ora che sapete che queste pochette sono molto buone, è tempo che facciate caso anche  quanto sono belle. Perché… porca puttana se sono belle queste pochette!

La prima cosa che colpisce, quest’anno, è l’assortimento: sono, infatti, proposte in varie forme e dimensioni, che vale la pena osservare con attenzione.

Pochette numero 1 – Fluffy Brick in owles – PRENOTATA!

Questa pochette a forma di soffice mattone è realizzata in cotone americano – irrestringible e insbavabile (questo tonfo sordo era l’italiano, che ha perso i sensi alla parola “insbavabile”) – a gufetti. La tinta di sfondo neutra dà incredibilmente risalto ai simpatici rapaci notturni, raffigurati con tratto fumettistico, ma molto evocativo.

Un dono perfetto per gli amanti dei gufi (anche intesi come gruppo di cabarettisti milanese), di Harry Potter, della Spada nella Roccia, della notte, del sonno, di Marzullo.

Il soggetto spiritoso, ma non sdolcinato, e le dimensioni generose ne fanno un dono ideale anche per i maschietti, che potranno tenerci il loro necessaire da barba o da toilette, sfoggiando in viaggio o in palestra una creazione esclusiva e invidiatissima.

Pochette numero 2 –  Curvy clutch in lead – PRENOTATA!

È grigio piombo la stoffa scelta per realizzare la più glamour di queste pochette, ma un occhio attento noterà che il pattern della stoffa è ingentilito da una trama perpendicolare e da raffinati decori floreali in nero.

Chiusa da un bottone invisibile a calamita, fastidiosissimo e difficile da mettere – chi ha provato testimonierà che il valore di questa pochette è inestimabile già solamente dal punto di vista della realizzazione-, è una vera e propria mini borsa, che sarebbe un peccato utilizzare solo come trousse.

Chi ha mani piccole e aggraziate, infatti, può sfoggiarla come micro-borsetta, assecondando l’ultimo trend delle passerelle, facendosi ammirare nelle occasioni mondane più importanti grazie ad una scelta sofisticata, ma di carattere.

Pochette numero 3 – Fluffy brick of love – PRENOTATA!

È romantica al limite della sdolcinatezza quest’altra pochette a forma di mattone, realizzata con una stoffa fantasia sui toni del rosso-passione e del rosa-tenerezza, messi in risalto da candide scritte amorose. Spiritosissima, è ideale come astuccio per una liceale che non ha paura di farsi notare, ma che potrebbe avere l’esigenza di celare qualcosa alla vista dei professori. Grazie alla sua notevole capacità e allo spazio accortamente razionalizzato, è perfetta anche come trousse porta-trucco, sia a casa, che in viaggio. La stoffa – cotone americano irrestringibile e insbavabile – non teme i ripetuti lavaggi che l’uso quotidiano potrebbe richiedere, confermandola la pochette ideale per le romanticone sempre con la testa fra le nuvole.

Pochette numero 4 – Fluffy brick in NYCity Cabs – PRENOTATA!

I lettori più affezionati di questo blog avranno già riconosciuto la stoffa: è lo strepitosa fantasia newyorchese – metropoli in bianco e nero e famosi taxi in giallo – scelta dal Giraffo per i maxi cuscini del divano. Con questa pochette, la Giraffa non trascura i dettami della moda neppure in fatto di materiali: è, infatti, il canvas – ultimo grido della couture 2012 – il tessuto scelto per questa realizzazione unisex, dal look deciso e dalla struttura ben definita. Sia essa destinata a contenere il rasoio di Mr. Big o i preservativi di Carry, questa pochette sarà sicuramente scelta da chi, nella qualità e nella sicurezza di una realizzazione classica, cerca dinamismo metropolitano e stile indipendente e cosmopolita.

Pochette numero 5 – Toy balloon in sugar & champagne – PRENOTATA!

Sofisticatissima, la forma a palloncino di questa pochette è una vero cavallo di battaglia della produzione della Giraffa, che ci propone oggi questo modello in un elegantissimo abbinamento di colori neutri tra lo champagne e lo zucchero di canna.

Discreta e sobria nelle tinte, ma vezzosa nella forma, è la pochette femminile per eccellenza, anche grazie alla sua forma simile a quella di una gonna. Al suo interno può nascondere segreti di bellezza o piccoli pegni d’amore appassionati, perché la donna che la possiede è certamente capace di innescare una seduzione d’altri tempi, fatta di bigliettini, spille con cameo, fiori secchi.

Naturalmente, se state cercando di conquistare una donna del genere, donarle questa pochette potrebbe essere un inizio azzeccato.

Pochette numero 6 – Pink Nuvenia bag – PRENOTATA!

Piccola e quadrata, pur non essendo pensata per questo scopo, questa pochette ha una base che misura quasi esattamente come un assorbente e diventa la soluzione perfetta per portare con noi i piccoli amici di ovatta senza far sapere al mondo che siamo mestruate ogni volta che cerchiamo il portafogli in borsetta.

Personalmente non ho mai avvertito la necessità di nascondere questi indispensabili dispositivi (tanto ce l’ho letteralmente scritto in faccia se ho le mestruazioni, e anche se uno non facesse caso ai brufoli, farebbe comunque caso agli accessi di ira, negare sarebbe inutile), ma ho recentemente scoperto che in omaggio con le confezioni di assorbenti Nuvenia c’è una scatolina di latta colorata quadrata e sottile. Talmente sottile che può contenere solo un (e uno solo) assorbente, o – va riconosciuto – cinque biglietti da visita, le cui dimensioni, però, sarebbero inferiori a quelle della scatola. Sebbene non avessi mai visto un contenitore di metallo di tali fattezze, ne avrei immediatamente intuito lo scopo anche se non l’avessi vista accostata al suo contenuto designato. Un po’ come un sarcofago: non si vede, ma è chiaro che è fatto per contenere una mummia. A che scopo, dunque, un contenitore che palesa il suo contenuto (a meno che non si debba seppellire un faraone)? Di certo non è una questione di praticità: provate a cambiarvi un assorbente in un bagno pubblico e ditemi se non cercate di inventare l’assorbente che si scarta con una mano sola; ci manca solo che sia chiuso in una scatola di latta… perché non in un forziere, dico io, o in una cassaforte portatile con apertura a scansione dell’iride del signor (è ovvio che un’idea di un uomo) Nuvenia? Secondo me si fa prima ad andare al cesso sventolando l’assorbente, dà meno nell’occhio rispetto a una che si aggira circospetta con un finto assorbente di latta. Inoltre, l’assorbente da solo sta nella tasca dietro dei jeans; anche la scatola di latta ci sta, ma sagoma il culo in modo che chiunque ce lo stia guardando capisce che stiamo andando al cesso con un assorbente assurdamente nascosto in una scatola di latta. E credetemi, la gente ci guarda il culo più di quanto noi crediamo.

Dunque, non ha nessun senso cercare di nascondere gli assorbenti, ma se proprio volete farlo, questa pochette ha le dimensioni migliori per farlo; inoltre vi lascia a disposizione sufficiente spazio per uno spazzolino e un dentifricio tascabili, un rocchetto di filo interdentale, una pinzetta, una lima di cartone, qualche cotton-fioc, qualche dischetto di cotone e un paio di tubetti tascabili di crema: così il nostro bisogno di segretezza sarà del tutto appagato e la gente non solo non sospetterà mai che abbiamo le mestruazioni, ma neppure che ci laviamo i denti e che ci puliamo le orecchie.

La pochette, ad ogni modo, è carinissima, piccola, quadrata e rosa shocking. Io, per esempio, la vedrei molto meglio come porta-tavolette-ritter. Quelle sì che andrebbero protette da sguardi indiscreti!

Pochette numero 7 – Double zip slim case in strawberry – PRENOTATA!

Golosissimi colori sorbetto della fragola e del gelato-alla-fragola per questo astuccio piatto con doppia cerniera, praticissimo per contenere e suddividere gli accessori: non solo penne e cosmetici, ma anche gli utensili per i vostri hobby trovano posto nella profonda tasca principale e nella comoda apertura sul davanti. Aghi, fili, rotelle, rocchetti, così come forbicine e gessetti sono sempre a portata di mano e non vengono più smarriti. Le ricamatrici apprezzeranno la forma piatta, particolarmente indicata per le matassine di moulinée riattorcigliate, e la consistente imbottitura, che proteggerà le loro forbici a cicogna. Quelle impegnate in progetti particolarmente minuti, come quei deliziosi quadretti più piccoli di un cd o un segnalibro di Michael Powell, potranno addirittura tenerci il loro ricamo, per averlo sempre con sé ed estrarlo – fra l’ammirato stupore degli astanti – in qualsiasi situazione: dalla sala d’aspetto del dottore, alla fermata dell’autobus, alla lezione di estetica… ehm, no, magari alla lezione di estetica no.

Pochette numero 8 – Double zip slim case in birch – PRENOTATA!

Stesso modello e praticità, nuova interpretazione. Le stoffe si tingono dei toni neutri della betulla e ne acquistano la seducente superficie scabra, trasformando la comoda pochette in un astuccio discreto e sobrio, maschile e rigoroso anche nell’aspetto, apprezzato dai professionisti e da chi ama distinguersi per la competenza e la qualità del proprio operato, non per l’eccentricità. Gli insegnanti possono sfoggiare questo astuccio sulla cattedra, suscitando la segreta ammirazione delle allieve e conquistando la classe dando prova di anticonformismo e pensiero indipendente, che non trascura, però, eleganza e buon gusto.

In viaggio, è perfetta per contenere i piccoli dispositivi elettronici da business man e gli indispensabili carica-batteria, dimostrando che chi possiede questo oggetto è anche provvisto di senso pratico e raffinatezza.

Pochette numero 9 –  Guest pochette by Michelangela in leaves – PRENOTATA!

Non c’è solo questo post ad essere “guest” nel progetto Pochette 2012: anche due pochette sono state create da – espertissime – mani diverse da quelle della Giraffa.

È, infatti, la nostra maestra Michelangela ad aver realizzato questa pochette (e la gemella) dalla classica forma a sofficino, capolavoro di praticità e pulizia di forme.

Questa è proposta con una fantasia a foglie declinata sui toni del grigio, il colore re delle passerelle di questo inverno e destinato a tornare prepotentemente in auge il prossimo autunno, dopo l’invasione estiva delle tinte sorbetto, per affermarsi definitivamente come “il nuovo nero” nei guardaroba più eleganti. Non può, dunque, mancare questa pochette nelle nostre borse, se vogliamo dimostrarci le donne concrete, ma attente allo stile, che siamo.

Pochette numero 10 – Guest pochette by Michelangela in Provencal – PRENOTATA!

Classica minuta fantasia provenzale a fiorellini per la seconda Guest pochette realizzata da Michelangela. Romanticissima e delicata, è proposta nei toni freschi e puri del “non ti scordar di me” e del bianco-nuvola. Si presta in maniera eccezionale ad essere adoperata come beaty case, grazie alla comoda apertura curva che permette di inserirvi anche flaconi ingombranti o di forme scomode, raccogliendo il necessario per la cura della bellezza e della pelle. Finalmente potrete tenere sempre insieme gli alleati del vostro splendore e portarli sempre con voi: in viaggio, in piscina, in palestra, al mare, fuori e dentro casa avrete a portata di mano quello che vi occorre per ritornare la ragazza acqua e sapone che siete, sfoggiando una trousse intonata alla vostra delicatezza e al vostro animo gentile.

Porta-passaporto ///SOLD OUT///

Lo so che non vale, ma non me ne frega di meno: quella che scrive il guest-post sceglie per prima. È la regola, e non è neanche una novità.

E poi, chi di voi ha il passaporto nuovo di pacca per andare a vedere Springsteen oltreoceano?

Non vorrete mica che Bruce ci incontri all’ufficio passaporti e ci trovi sprovvisti di queste glamourosissime copertine coordinate lei&lui in rosso-larry e grigio-zzi? Che figura ci faremmo?

La copertina sul rosso è realizzata con una fantasia a pois bianchi (sooo larrish!) e una a contrasto a grafia manuale (soooohooo larrish), mentre quella per Zzi è in elegante e raffinato lino in tinte crude, a pois e letterine.

PATITECI!

Sono tutte creazioni strepitose, vero?

Scegliete, se ce la fate, la vostra preferita, ma fate presto perché – essendo realizzate artigianalmente – sono tutti pezzi unici.

Scrivete a francy@lagiraffa.me per non farvela scappare.

Offerta (minima) 20 euro – L’intero ammontare delle offerte ricevute verrà versato al Centro Sociale Oncologico di Trieste.

Mille grazie a tutte le amiche che mi hanno aiutato a realizzare questo secondo importantissimo progetto, grazie in anticipo a chi vorrà aggiudicarsi una pochette ed a tutte le amiche che faranno pubblicità a questo post!

P.S. Se siete arrivate alla fine del post (già di per sè un successo) ridendo, non perdete i racconti delle avventure di Larry su Larrycette!

Vestitino a pois rosa

Per il post di oggi ho una modella d’eccezione, la piccola (mica tanto…) Giulia, una delle mie due Wonder-nipotine. Per lei ho cucito all’inizio dell’anno questo vestitino a pois rosa e fucsia, usando una flanella leggera ed un nastro grosgrain in tinta (il cartamodello è Filomania).

La foto non è perfetta, ma la modella, giustamente, presta più attenzione alla sua Minnie che all’obiettivo della mamma 😉

Buon inizio di settimana, io oggi sono a casa sola con la Berni, sono già circondata dalle stoffe ed il testa ho un po’ troppi progetti, spero di esser produttiva!

Una copertina tenerissima

Domenica abbiamo festeggiato il battesimo del Chifeletto (affettuoso soprannome del bimbo di una coppia di amici); per l’occasione gli abbiamo regalato questa copertina, fatta decisamente “in crescere”, viste le attuali dimensioni del pupo!

Ho usato un pannello che avevo nel cassetto da anni (da queste parti nascono solo femmine!) e che mi piace tantissimo; certo la foto non rende giustizia alle due settimane di quiltatura a mano di tutti i quadrati, ma la mamma del Chifeletto ha apprezzato ed è questo che conta. Era un bel po’ di tempo che non quintavo a mano e mi sono ricordata velocemente perchè avevo smesso… sono lentissima… e come se non bastasse non trovo più i braccetti per allungare il qsnap… così lo staccavo e rimontavo ad ogni quadrato! Ora devo quiltare qualcosa di impegnativo, perciò lancio un sos qsnap, se qualche amica ha dei braccetti da imprestarmi, altrimenti me li ricompro… così poi usciranno dai meandri dei miei cassetti!

Buon fine settimana a tutte, avete dei programmi interessanti? Io lavorerò agli ultimi ritocchi per un nuovo importantissimo progetto… che vi mostrerò la prossima settimana 😉

Sos baby corredino

Sarà capitato anche a voi, ma è un periodo che sono circondata da bambini piccoli, donne incinte e cicogne stressate, insomma, alla faccia della città di anziani, a Trieste è un’esplosione di nascite (oppure li conosco tutti io!). Per non farmi trovare impreparata, ho creato una piccola scorta di bavaglini, da usare, prestare, cedere all’occorrenza (vi dovesse servire qualcosa, siete avvisate). Ai bavaglini cuciti un paio di mesi fa si aggiungono questi due deliziosi in rosa…

 

…e – novità – delle lavette personalizzate con delle stoffe coordinate con i bavaglini.

Scappo, che mi è parso di vedere una cicogna…

Portatorte

Da tempo la mia amica Ilaria mi aveva chiesto di realizzarle qualcosa con quella deliziosa stoffina rosa utilizzata per le bomboniere della sua Noemi; ho finalmente optato per un portatorte (uno per lei ed uno da regalare a chi vorrà lei).

Il modello è quello già collaudato, ma sempre efficace; il risultato è dolcissimo, pronto per essere utilizzato nei pic-nic primaverili per trasportare qualche manicaretto…

Buona Pasqua a tutti!

Wonder week end

Riemergo da uno splendido fine settimana passato in compagnia delle mie amiche wonder: dopo tanto, troppo tempo, finalmente tutte e quattro insieme, sotto lo stesso tetto, a chiaccherare, confrontarci e all’occorrenza consolarci, con l’ago in mano e la coda dell’occhio a tenere sotto controllo i temibili gattoni della Riccia. Il tempo insieme è volato, come succede ogni volta, le ore di viaggio meno, ma almeno ne ho passato la maggior parte insieme ad Ilaria ed è stata tutta un’altra storia rispetto alla solitudine di treni e stazioni. La conclusione è sempre la stessa… ci vorrebbero meno km a dividerci!

Nel week end ho approfittato per mettere gli ultimi punti su questa tenerissima giraffina, destinata al nipotino di Anna (e quindi un po’ di tutte noi);

…a lei si aggiungeranno presto altri dolcissimi animaletti, sarà proprio un bellissimo regalo…

In attesa di pensare ad un prossimo incontro mando un bacio grande grande alle mie Wonder :***

Meglio tardi che mai!

Proprio così, al grido spudorato “meglio tardi che mai”, la scorsa settimana ho spedito alla cara Pat un pensierino come premio di un piccolo concorso lanciato troppo tempo fa su Wonder Stitchers. Perchè ci ho messo tanto? Non lo so, sarà che ho sempre troppa carne al fuoco, cerco di star dietro alle urgenze, ai compleanni, a qualche richiesta … e rimando tutto il resto!

Ma non tutto il ritardo viene per nuocere, alla fine sono certa di aver scelto la stoffa giusta per la destinataria di questa pochette… e anche il momento giusto per fargliela avere!

Di certo ho imparato la lezione: non si apre nessun concorso senza aver confezionato prima il premio, state tranquille 🙂

Nuova pochette con doppia cerniera

Le mie amiche lo sanno da tempo: adoro cucire pochette. Mi piacciono come oggetto, mi rilassa e diverte cucirle, provando abbinamenti sempre nuovi, le regalo spesso alle amiche. Per tutti questi motivi, è necessario trovare anche modelli e forme sempre nuove, per non annoiarsi (e non regalare doppioni!).

Mi è venuta in soccorso la mia maestra di cucito Michelangela, che dopo aver aperto le porte virtuali del suo nuovo sito, ha aperto la porta del suo laboratorio per delle dimostrazioni; la prima ha avuto ad oggetto questa pochette con due cerniere, che io ho sperimentato con un paio di stoffine giapponesi prese a Vicenza qualche anno fa.

Di recente ho fatto il pieno di cerniere, quindi sono pronta per il bis!

Un buon non compleanno a me!

Spero che sia capitato almeno una volta anche a voi: essere al lavoro, uscire da una pessima riunione e trovare sulla propria scrivania un pacco con l’indirizzo scritto in una grafia familiare… E’ una visione in grado di migliorare di colpo la giornata più buia!

In settimana, con queste modalità, è arrivato il mio regalo di compleanno da parte della Vale; sotto gli occhi sgranati delle mie colleghe ho scartato questa combinazione di meraviglie

Bellissima e davvero elegante la scatola, particolari e graditissime le forbici, grazie anche allo scissor coordinato!

Ho intenzione di stivare nella scatola tutti i miei rocchetti di filo, stavo proprio cercando loro una sistemazione adeguata.

Grazie mille Vale, come al solito i tuoi regali sono super graditi!

Voglia di dolce…

Una cosa sarà ormai chiara: non so resistere davanti ai dolcetti, che siano dietro al bancone di una pasticceria o stampati su una stoffa… devono essere miei!

Di conseguenza, appena ho visto questa nuova stoffa con tanti cupcakes, non ho potuto fare a meno di portarmela a casa; la fantasia nel lavorarla non è stata delle migliori, ma queste presine sono venute davvero carine…

…e poi, quale miglior soggetto da tenere in cucina??

Ma visto che di sola stoffa non si vive… ho sperimentato la ricetta della torta mele e cioccolato (tanto…) che c’era sulla rivista di Alice in febbraio… buonissima, se non temete le calorie!

Una maglietta giraffica

Lo scorso autunno a Vicenza ero stata folgorata da una stoffa bellissima, con disegni di bamboline decisamente vintage… Vi ricordate quelle bamboline di carta con i vestitini, anch’essi ovviamente di carta che si ritagliavano e si sovrapponevano alle bambole per cambiarle d’abito? Quelle! Ovviamente la stoffa era esaurita, ma una ricerca on line terminata sul sito fabric.com mi ha permesso di fare una piccola scorta. Non so ancora con precisione cosa fare dei vari modelli, ma nel frattempo ne ho usato un po’ per decorare una semplice maglietta nera: ho scelto ovviamente il disegno che mi era più consono, una bambina con lo sguardo furbetto, vestitia di rosa, accompagnata da una giraffa.

Ecco come sono partita alla volta di Vicenza un paio di settimane fa:

Attenzione, c’è anche il retro…

Buon inizio di settimana!!

I suoi nuovi cuscini

Come vi dicevo, il Giraffo, pur apprezzando la scelta della stoffa a riviste glamour e la rapidità di esecuzione, ha sentenziato che ci servono almeno altri due cuscini “grandi” e che i quattro fatti andranno bene come contorno. A questo punto avrebbe potuto aspettare un bel po’, ma fortuna ha voluto che dopo un giro all’ikea gli proponessi di portarmi da Giesse scampoli a Gorizia (dopo tutto è lì vicino….se non fosse per i km di lavori in corso!), dove abbiamo trovato due cuscini da foderare lato 60 cm e soprattutto una bellissima stoffa (tessuto uguale a quello delle riviste) con stampe newyorkesi bianche e nere con i taxi gialli. Imperdibile!

Perciò ecco il piano B:

In pratica siamo passati da due cuscinetti sfornati ad una selva di cuscini che a momenti non ci troviamo più, ma troveremo il modo di conviverci!

Buon week end!

I miei nuovi cuscini

Per una volta, parte delle stoffe acquistate a Vicenza non sono state (disordinatamente) archiviate, ma sono finite direttamente sotto l’ago della Berni; ecco i nostri nuovi cuscini del divano!

Per il momento è stato un plebiscito, la stoffa è perfetta per il nostro soggiorno, s’intona ai colori dominanti del bianco nero e grigio, ma comincia ad inserire un po’ di colore, di cui avevamo decisamente bisogno. Il Giraffo, pur avendo molto apprezzato, li ritiene troppo piccoli per noi, ma non vi preoccupate, ho già organizzato il piano B! Vado a cucire!

P.S. Piccola nota per le amiche che hanno acquistato le stoffe della stessa serie: attente, sfilano tantissimo, quindi tagliate con cautela e zigzagate generosamente, io avevo paura che mi sparissero da sotto le zampe!

La mia prima curvy clutch!

Da quanto tempo la guardavo, studiavo gli abbinamenti di stoffe, commentavo con le amiche quelle viste sui blog….

Finalmente un paio di settimane fa ho cucito la mia prima curvy clutch!

Il cartamodello, se ancora non lo conoscete, lo trovate sul sito di Keyla Lou; io ho tolto alcuni dettagli, ma il modello base resta lo stesso. Ho usato un paio di stoffe per fare una prova, pensando di fare solo un esperimento, ma alla fine è venuta carina, così ci ho aggiunto un fantastico bottoncino con una F ricamata, che una folle amica mi aveva donato qualche tempo fa.

Conto di replicare a brevissimo, sperimentando nuovi materiali.

La borsa porta lavoro (a maglia)

Era da quando avevo comprato il libro “Flowerpower patchwork” che volevo realizzare la borsa porta lavoro a maglia e porta ferri per Susi, che ormai da qualche anno si diletta, con ottimi risultati, nello sferruzzamento. A fine gennaio, in occasione del suo compleanno, ho preso il coraggio (ed un sacco di stoffa azzurra, declinata in 8 fantasie diverse ma coordinate fra loro) a due mani e mi sono buttata in una rivisitazione abbastanza fedele del progetto proposto dal libro; non che fossi critica su alcuni passaggi, semplicemente in norvegese non li capivo, così ho smesso di provarci e mi sono limitata ad interpretare i disegni. Ecco il risultato!

Su entrambi i lati larghi ci sono otto tasche verticali portaferri…

…mentre sui lati c’è una tascona alta (portarivista?) e quattro taschine verticali più basse (portauncinetti?)…

…ma il vero dettaglio originale della borsa sono gli aghi di legno che fungono da manici: sarebbe stato troppo facile (e probabilmente dispendioso) comprarne un paio in merceria, così il Giraffo si è procurato bastoncini e palline di legno, ha lavorato di trapano e temperino ed ha creato due simmetricissimi (dopo tutto erano per Susi) ferri, di cui mi sono vantata un sacco (e continuo a farlo).

Il regalo è stato consegnato a Roma ed è stato molto apprezzato!

Abilmente primavera 2012

Rieccomi di nuovo invischiata in una settimana di corsa, con una lista delle cose da fare (avete visto, basterebbe anche solo letto, “Ma come fa a far tutto”?) che si allunga in maniera allarmante (fra l’altro, sono a casa da un’ora e mezza e non ho ancora spuntato nulla, fate voi).

Ma sono anche più ricca, ma decisamente più povera: domenica sono stata a Vicenza, all’edizione primaverile della fiera Abilmente. Quindi ora sono più ricca di stoffine bellissime mentre il mio portafoglio è nella situazione conseguente, ma la fiera cade due volte all’anno e mica vogliamo passare i mesi che ci separano dalla prossima a pentirci di cosa non abbiamo acquistato!

A dir la verità, alla fine della fiera (per una volta, in senso letterale) ho capito perchè mi ero persa qualcuna delle recenti edizioni primaverili: la versione di marzo non regge il confronto con quella di ottobre, parecchi espositori se ne sono rimasti a casa (poco poco punto croce, meglio così, avevo intenzioni spendaccione dopo i bellissimi regali che mi ha fatto Ilaria per il mio compleanno) o hanno ridotto le dimensioni della loro presenza. Le mie compagne di viaggio (Larry e Mia Cugina Silvia) ed io ci siamo date da fare comunque, prendendo particolarmente di mira una stand francese, piccolo ma zeppo di stoffe carine e tutto sommato convenienti. Hanno anche un sito, non particolarmente funzionante, ma per la loro gentilezza meritano una citazione comunque: DottyRose.

Ecco la foto del mio bottino:

Diciamolo subito: il pezzo forte della fiera erano delle stoffe “pesanti”, tipo tappezzeria, con delle riproduzioni di riviste (la mia, è splendida vero?), di quotidiani, con delle immagini parigine o vintage. Peccato fossero necessariamente carette, altrimenti le avrei prese tutte! Da segnalare anche la serie rosa e grigia (in basso), che abbiamo trovato elegantissima (erano belle persino in azzurro, ma mica potevo prenderle tutte!). Ho incrementato un pochino la mia sempre troppo contenuta collezione di stoffine giapponesi, mi sono concessa i miei prima fat quater originali Tilda (ho buone intenzioni) ed ho assecondato Silvia nell’acquistare un fantastico cartamodello per una borsa. Le mie meravigliose compagne di viaggio mi hanno regalato degli adorabili bottoncini a manichino (troverò mai il coraggio di usarli??) e dei fantastici stampini per biscotti ad espulsione con forme di animali (solo perchè c’era la giraffa!).

Inutile dire che mi prudono le mani e che non vedo l’ora di mettere in lavoro qualcosa ma…torno alla mia lista!

P.S. Se volete un’ironica descrizione della stessa fiera, vista con gli occhi di una blogger sartina orientista fan di Bruce (non esattamente in quest’ordine), leggete qui!

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