cucito

Le mie balenottere

Recentemente mi sono innamorata di un nuovo animale: è grande, grossa, rotondeggiante, morbida e, perchè no, affettuosa.

In principio c’è stata la balenottera in pannolana arancione…

…tutto merito di Larry, che quando ha intravisto il cartamodello sul mio tavolo di lavoro (destinato forse a restare un irrealizzato), ha cominciato ad urlare “voglio una balenottera arancione a mia immagine e somiglianza”… un delirio… ma almeno mi ha dato una soddisfazione pazzesca quando l’ha vista finita.

Poi ho pensato a due balenottere innamorate, una tutta fiorellini rosa e rossi…

…l’altra a pois rossi, ma con un pancino fiorato.

Le due si somigliano, si sono scambiate stoffe e pois per pancia e dorso ed ora sono romanticamente speculari.

A quanto pare non c’è verso di separarle, non resta che guardarle spiaggiarsi in giro per i mobili di casa nostra!

P.S. Questa volta il Giraffo ha dato tutto sè stesso nelle foto… Si vede che le balene innamorate gli piacciono!

Produzione prenatalizia

Titolo altisonante per un post dallo “scarso” contenuto: in vista dello scorso Natale ero partita con i migliori propositi in materia di regali handmade, ma poi è come se a novembre/dicembre fossi stata risucchiata dal lavoro, quindi la produzione è stata davvero modesta.

Sul filo del rasoio sono riuscita a cucire per la mia amica Larry queste due scatoline di stoffa, utilizzando delle cotonine che tenevo da parte per lei da un bel po’ (sono a tema cucina – deliziose!).

Non potevano mancare un paio di borse, una in versione mini con queste stoffine di cui ho fatto incetta (mai abbastanza) a Vicenza…

…e questa in dimensione “media”, utilizzando una stoffa ikea comprata di recente, con una fantasia che mi piace un sacco e che rende moltissimo.

Aggiungo ai buoni propositi per il 2013: cucire un po’ di più in vista del Natale…. Dovrei cominciare subito! 😉

5° Block Of the Month Ryokan

Con il nuovo anno devo assolutamente riprendere il ritmo con il mio blocco del mese per il progetto Ryokan (per chi si fosse persa le puntate precedenti può vedere le foto delle prime 4 piastrelle nel post di novembre): ecco quindi pronta la mia quinta casetta.

Apparentemente semplice perche le girandole le ho già fatte più volte, in realtà difficilissima a causa delle dimensioni davvero minime dei pezzi… Prima di tagliare leggevo e rileggevo le istruzioni della rivista perchè non mi capacitavo di quanto piccoli fossero i quadrati da tagliare. In ogni caso, le prossime saranno mooooolto peggio! Al prossimo mese!

Gonna “vintage” con codina (giraffica?)

Guardando nell’album delle cose da vestire cucite per me, mi sono accorta che mancano alcune foto; sarà che finire un vestito o una gonna per me richede talmente tanto tempo che non vedo l’ora di ficcare il prodotto finito in armadio, sarà che sono timida e non mi piace fare la modella… Tant’è, posso vivere un minimo di rendita nel mostrarvi qualche progetto ancora inedito.

Questa è una gonna tratta da un Burda che purtroppo non trovo più: è stretta e lunga, mi arriva sotto il ginocchio e mi fa camminare con una falcata decisamente più ridotta dell’abituale passo giraffico.

La particolarità sta nella cucitura sul sedere, che ne evidenzia la forma a papera, e la “codina” che ha dietro al posto dello spacco. Quando l’ho indossata quest’inverno, con una dolcevita nera sopra e le scarpe marroni, tacco moderato e fiocco ocra (che non so perchè il giraffo non ha fotografato, erano il pezzo forte!!), in ufficio mi hanno detto che ero molto elegante, quindi l’effetto finale mi ha convinta.

Buona settimana a tutte, qui il tempo è orribile; poco male, ho una gran voglia di rinchiudermi nella stanza degli hobby!

La casetta delle favole

Qualche giorno fa abbiamo festeggiato i tre anni della mia nipotina; per tentare di stupirla e di accapparrarmi il titolo di Miglior Zia (non ho speranze ma le provo tutte) mi sono cimentata con una casetta di stoffa con uno dei pannelli disegnati da Ever Kelly.

La realizzazione dei singoli pezzi è stata abbastanza semplice e veloce, ma cucirli tutti insieme… ci ho rimesso un dito, dovrei proprio iniziare ad utilizzare il ditale!

La casetta si apre, è arredata, comoda accogliente…

…ed ha anche ben tre abitanti: una bellissima Regina, un valoroso Principe dalla scintillante armatura e, come in ogni favola che si rispetti, una Strega cattiva.

Non mi sono ancora chiari i poteri della Strega, probabilmente la si può ammorbidire con una buona tazza di cioccolata fumante…

Ed eccoli qui i nostri personaggi, stretti in una foto di gruppo fuori dalla loro “reggia”.

Alla prossima avventura!

Paraspifferi gattoso

Come procede il vostro inizio d’anno nuovo? Io, in un paio di mezze giornate libere mi dibatto nella stanza degli hobby, vorrei fare mille cose, prendo in mano un sacco di stoffe ma non mi decido, quindi appoggio tutto e ricomincio dall’inizio. Inconcludente? No, appena. Almeno ho fatto un po’ d’ordine fra le foto degli ultimi lavoretti e così posso ricominciare a postare.

Oggi vi presento un progetto a cui tenevo molto, volevo che ne venisse fuori qualcosa di speciale e così l’ho “covato” tanto, probabilmente troppo; si tratta di un paraspifferi extra large per un’amica grande amante dei gatti. Ilaria per fortuna mi ha suggerito il bellissimo modello Rovaris (che ho raddoppiato viste le dimensioni della finestra di destinazione); invece di utilizzare il pannolana come consigliato dalle istruzioni, ho optato per un’abbinata di cotonine dui toni del marrone e verde salvia che mi piacevano da matti.

Imbottirli è stata una vera lotta, questi gattacci si mangiavano l’imbottitura senza prender corpo, ma un po’ alla volta ce l’ho fatta, poi non è rimasto che rifinire le codine ed i fiocchetti intorno al collo.

Ora non mi resta che sperare che facciano il loro dovere nel tenere un po’ di spifferi fuori e nel far compagnia alla padrona di casa.

Buona settimana a tutti!

Buoni propositi per il 2013

Buon Anno Nuovo a tutti gli amici e le amiche della Giraffa!!

Oggi, oltre a dare il benvenuto al 2013, incoraggiandolo ad essere migliore del precedente, festeggio il mio primo anno “a piedino libero”, ovvero il primo compleanno del nuovo blog. Per celebrare questa giornata speciale ho deciso di concedermi uno di quei post pieni di buoni propositi per il futuro, che so già che suonerà ridicolo ben prima di dodici mesi, ma bisogna pur dare alle amiche qualche spunto in più per farsi prendere in giro, no?

Per non tediarvi troppo e per rispettare lo spirito del blog, i buoni propositi sono limitati ai miei hobbies, quindi ricamo, cucito e cucina. Cominciamo!

1. Lotta agli UFO: fare qualcosa (attenzione, non ho detto finire, siamo seri!) per i miei tre storici UFO (per le amiche che non sono “del mestiere”: si definiscono così ricami, più o meno ambiziosi, iniziati e poi abbandonati senza grosse speranze), che ho, per quest’occasione, tirato fuori dal cassetto: iniziamo dalla Titania, storico schema Mirabilia che mi ha stregato non appena ho imparato a muovere i primi passi nel mondo delle crocettiste (è una fata rosa, come poteva essere altrimenti?). Delle carissime amiche in occasione della mia laurea mi avevano regalato tutto il materiale necessario, io ne ho ricamato un bel po’, tutto sommato, ma poi, essendo per me, è stato accantonato per dare la precedenza ad altro. Il problema è che lo guardo e…non mi piace più la tela e certe crocette mi sembrano troppo tirate… Certo però che lasciarlo così…

Secondo UFO è il lunghissimo Benvenuti nel nostro nido di Parolin, acquistato con tanto di autografo dell’autore nel corso di un raduno di crocettiste, iniziato subito nell’ambito di un sal di cui credo di non aver rispettato nemmeno una tappa. Ho sempre il sospetto che la tela sia troppo corta per finire il ricamo (basterebbe misurarla e chiedere a chi l’ha già ricamato, lo so), ma anche la tentazione di farlo diventare un “Benvenuti” e basta, tralasciando la seconda parte del ricamo. Anche qui però, sarebbe un peccato…

Terzo e ultimo di questi UFO di vecchia data sono dei flip-it di Lizzie Kate: dopo aver finito la prima serie (quella a francobollo) mi ero buttata su questi che mi aveva regalato la mia amica Ilaria ed ero arrivata a metà giugno. Anche dopo tanti anni sono sempre molto carini e anche la tela scelta mi piace ed è bella da ricamare, ci vorrebbe solo un po’ di coraggio per riprenderli e non mollarli più fino a giugno. Quanche amica vuol farmi compagnia?

2. Matrioske: per dare un po’ di credibilità ai miei acquisti recenti, mi propongo di NON far diventare un UFO questo adorabile ricamo “Polka dots Matrioska” di Madame Chantilly, acquistato all’ultima fiera di Vicenza. Lo sto crocettando in questi giorni, ho finito la matrioska più grande; è davvero bello, anche se meno veloce di quel che credevo (non è piccolissimo…). Apparentemente è un obiettivo facile, basta non mollarlo…

3. Cucito 1: sul fronte del cucito, il primissimo buon proposito è di realizzare un capolavoro con la coperta destinata alla figlia di un’amica: ho tutto pronto, schema, ricami, stoffe, mi serve solo tanto tempo a disposizione (tutto insieme!) e un pizzico di coraggio. Attendo qualche giorno di ferie in gennaio e si vedrà…

4. Cucito 2: sempre nell’ambito del cucito, è ora di darsi una mossa sul fronte Tilda; ho tantissimi, quasi tutti, libri e continuo a ripetere che è una delle mie fonti d’ispirazione preferita, però alla fine son sempre timida nell’iniziare qualcosa di suo, in particolare se si tratta degli angeli e delle bambole. Quindi bando a questa forma di timore reverenziale, fuori stoffe, nastrini e coroncine, quest’anno si cuce!

5. Cucina: ogni anno mi ripeto che devo cucinare di più, meglio, sfruttando tutti gli attrezzi che mi sono comprata e che mi hanno regalato; con tutte le cose che ho, potrei sfamare un reggimento. Quest’anno però il buon proposito è di realizzare almeno una ricetta di questi libri, che ho da tempo, che ho sfogliato non so quante volte ma che non ho mai utilizzato davvero. E’ ora d’iniziare, quindi basta fossilizzarsi sui cavalli di battaglia, è il momento di sperimentare!

Ci sarebbero ancora un sacco di cose da scrivere, scheletri da tirare fuori dall’armadio, libri, schemi e cartamodelli da sperimentare, possibilemente in compagnia delle mie amiche; spero di trovare abbastanza tempo per fare almeno una piccola parte di quello che sto pensando in questo momento e di quello che mi verrà in mente nelle prossime ore, perchè mi piace e perchè ricamo, cucito e cucina sono la mia “terapia” migliore, per farmi stare bene ed affrontare meglio gli altri aspetti “meno creativi” del mio quotidiano.

Confido anche di sviluppare al meglio questo blog, migliorare con foto ed impaginazione, sperando di poter contare sulla compagnia e sui suggerimenti di tantissime amiche. Cominciamo subito? Volete prendere in giro i miei buoni propositi, incoraggiarmi o aggiungerne altri? Fatemi sapere! Nel frattempo, buon anno!

Tartancoperta Natale 2012

Riemergo dopo due lunghissime settimane di assenza dal blog e mi sembra di averlo trascurato da ben più tempo. Vorrei poter dire che a tenermi lontana da internet è stata una frenetica attività di preparativi natalizi, ma mentirei alla grande; la verità è che il lavoro ha assorbito definitivamente tutto il mio tempo e, soprattutto, i miei neuroni.

Qualche briciolina di tempo son riuscita a ritagliarla per organizzare le attività di dicembre delle Tartanrughe ed in particolare la Tartancoperta Natatale 2012. Vi avevo già mostrato la mia piastrella, composta da 4 miniature a tema natalizio; se ne sono aggiunte altre 11, cucite dalle amiche Tartanrughe, e messe tutte insieme hanno formato un bellissimo mosaico.

Stavolta mi son offerta volontaria per la quiltatura, avevo voglia di rispolverare la tecnica a macchina a mano libera, che mi piace tantissimo, nonostante la fatica “fisica” (alla fine avevo i crampi ovunque, proprio non sono abituata…). Alla fine la coperta è venuta bellissima!

Per scoprire la destinazione di questo grande lavoro di gruppo potete leggere qui; a noi non resta che attendere la sera della Vigilia per scoprire il fortunato vincitore.

Buoni ultimissimi preparativi natalizi!

Sono arrivati i mostri!

Da una decina di giorni per Casa Giraffi si aggiravano misteriose creature, suscitando lo sgomento degli abitanti. Mostri informi, gesticolanti, con il corpo coperto di bolle, una lingua lunghissima ed un tris di occhi avevano preso il controllo dello studio giraffico. Ora che finalmente hanno lasciato la nostra maculata dimora per prendere possesso della cameretta di un bambino che ha appena compiuto 4 anni, osiamo mostrare le loro foto…

Eccoli tutti schierati in formazione compatta.

Scherzi a parte, questi sono i 4 cuscini cuciti per il compleanno del mio nipotino Emanuele, che ha da poco traslocato in una cameretta tutta nuova ed ancora un po’ da personalizzare 😉

Il progetto è tratto dal libretto “Curiosities & Mischief” di Art to Heart (lo stesso utilizzato per il pannello cucito per il battesimo di Matteo) e le stoffe utilizzate sono quelle della collezione originale della Nancy che trovate sul libretto e che potete acquistare sul sito di Filomania.

Il dettaglio più divertente è stato quello degli occhi, dove ho giocato con i pois delle stoffe e con i bottoncini per rendere i mostri strabici e quindi ancora più “mostruosi”!

Ovviamente il festeggiato, una volta scartato il regalo e constatato che non si trattava di un giocattolo immediatamente utilizzabile è scappato a gambe levate, ma io conto che i nostri mostri lo conquistino nei prossimi giorni 😉

Quando un compleanno è Wonder…

…ci vuole un Wonder Regalo! Così ci siam dette Rosi ed io a settembre, mentre pranzavamo, finalmente insieme dopo tanto tempo, accennando al compleanno della nostra amica Ilaria. Non parlavamo di un’amica qualsiasi (trattasi di una delle Wonderstitchers, ovvero delle mie adorabili, storiche, amiche di crocette e compagne di tanti viaggi, incontri e momenti speciali) e soprattutto non si trattava di un compleanno qualsiasi… A fine ottobre la nostra amica ha compiuto … anni, un traguardo importante, da festeggiare alla grande. Si, ma noi Wonder cosa le regaliamo? Abbiam passato in rassegna una serie lunga di idee poco convincenti tipo qualcosa per la casa…. una Vuitton (questa ci convinceva entrambe, ma c’era qualche problema di budget)… qualcosa di crocettoso… qualcosa con il logo Vuitton (come? Ah, sì, il budget…), qualcosa per quell’altro suo hobby strano delle creme (ma si sarà già comprata tutto), abbigliamento, profumeria, piante… Non se ne veniva fuori. Poi io butto lì “Beh, in effetti c’è una cosa che so che Ila desidera, però non è per nulla semplice…”. Rosi mi incalza e io confesso: 4 pigotte, a nostra immagine e somiglianza. Insomma, le Wonder Pigotte. Saranno un paio d’anni che ci penso, ma non ho mai trovato il coraggio di provarci, troppo difficile, come fai a farle somiglianti, dai, e poi son pigotte, lo sai che adoro adottarle, ma se si tratta di cucirne una, mi vien il blocco dello scrittore!

Ma, nonostante le mie perplessità, l’idea delle Wonder Pigotte ha spazzato via in un attimo tutte le altre possibili idee e nel giro di pochissimo avevamo già arruolato anche Anna. Son seguite decine e decine di mail, ricerche on-line, consultazioni trasversali ed allargate, studi di stoffe, prove tecniche di attacca-i-capelli, spedizioni su e giù per l’Italia di corpi nudi, cartamodellini inventati, puntate speciali di art-attack, vestiti troppo piccoli, gonne troppo larghe, ma alla fine… ce l’abbiamo fatta!

Perdonate il lungo prologo, ma non capita tutti i giorni di cucire una pigotta a immagine e somiglianza delle proprie amiche…

Vi presento quindi la Pigotta Wonder Ilaria

Occhi profondissimi, capello castano scuro, folto e con frangetta; elegante vestito Burberry con pochette abbinata; filo di perle, perchè una signora si riconosce anche da questo; occhiali da sole chiaramente Gucci (strepitosa opera di Anna, si sono immolati al Dio delle poste – ovvero si son schiantati durante il viaggio).

Questa invece è la Pigotta Wonder Francy (alias Giraffa)

Capello castano scuro riccio-incolto, camicetta romanticamente rosa, gonna grigia (ma coordinata) a pieghe (giuro che il modello è esattamente lo stesso delle mie gonne e come loro una volta finita ha dovuro esser stretta perchè le cadeva, son sempre generosa nelle circonferenze!!) e giraffina da passeggio.

Faccio notare che entrambe hanno la carta d’identità Unicef compilata in tutti i dettagli con tanto di foto (credetemi, è davvero una chicca!).

Insieme, in attesa d’imbarcarsi per raggiungere la festeggiata…

…ed ecco un dettaglio dei rispettivi gadget.

Ma la foto migliore è sicuramente questa: a casa di Ilaria, le mie pigotte si sono incontrate con quelle di fatte da Rosi, ad immagine e somiglianza sua e di Anna. Rosi è stata strepitosa, la Pigotta Wonder Anna è perfetta, dal taglio di capelli alla passione per le mele; guardando invece la Pigotta Wonder Rosi pare proprio di vedere la nostra Riccia che va al mare, guardate i capelli!!

Che bello, almeno le nostre Pigotte possono passare un sacco di tempo insieme, beate loro!

P.S. Le Wonder Pigotte sono state adotatte presso il Comitato Unicef di Trieste; se volete sapere di più sul progetto Pigotta dell’Unicef, adottare on-line o trovare il comitato più vicino a voi leggete qui.

Borse e Bavaglini

Negli ultimi mesi quando cucio per rilassarmi e staccare la spina, quando voglio andare insomma con il “pilota automatico” scegliendo fra le più belle stoffe che ho nell’armadio, cucio delle borse, di quelle comode per portare la spesa, i libri, ecc. Eccone qui una piena di dolcetti, con l’interno lilla a pois.

Ma per non essere proprio banale, sto sperimentando 3 “taglie” diverse, la grande (quella con le rose di qualche post fa), la media (quella gialla con i dolcetti) ed una baby!

E visto che me ne avanzava giusto un pezzettino… ecco un bavaglino coordinato…

…e già che avevo in mano lo stampo dei bavaglini ed un gran numero di stoffine che premevano per esser utilizzate… ho rimpinguato le scorte di bavaglini pronti 😉

Buona settimana!

4° Block Of the Month Ryokan

Quarto appuntamento di questo progetto in solitaria, ma allo stesso tempo in scia (una scia un po’ lunghetta) ad alcune amiche che in questi giorni stanno concludendo il loro progetti, con dei risultati strepitosi che mi incoraggiano ad andare avanti con le mie casette.

L’ultima nata di questo progetto è questa piastrella qui…

…dopo i primi soggetti un pochino più semplici, per questa è stata davvero difficile interpretare le istruzioni ed essere precisa, i pezzetti da cucire erano microscopici!

In ogni caso, sono arrivata a 4 e, per la gioia di Anna, ecco una foto di gruppo di quanto fatto fino ad ora (non vorrei trarvi in inganno, non verranno unite così bensì con delle intersezioni, ma per il momento si stringono l’un l’altra in attesa delle altre 8 ancora da fare).

Appuntamento, sperando di farcela, al 15 dicembre!

La mia prima collana LauraCountryStyle

Ieri mattina sono stata ad un “evento” organizzato dall’associazione Le TartaNrughe, che hanno invitato ed ospitato Laura, la blogger di Laura Country Style, per una lezione su come realizzare le sue famigerate collane. Le altre Tartan ed io siamo arrivate cariche di stoffe e di idee; insieme le abbiamo provate, cambiate, studiate, mixate, ci siamo consigliate a vicenda ed abbiamo sfruttato i consigli di Laura. Abbiamo imparato ad intrecciare, a fare le rose, a cucire i “citrulli”, abbiamo discusso di bottoni e charms da abbinare, di negozi, fiere e mercatini ed alla fine ci siamo affidate al potere della colla a caldo. Ecco qui i nostri risultati, tutti in fila per una foto di gruppo (la mia è quella con la base nera)…

 

…e poi via, ognuna con la propria collana, a sfoggiarla in giro!

Grazie quindi alle TartaNrughe per l’iniziativa ed a Laura per il tempo, la pazienza ed i consigli che ha condiviso con noi, sperando di poter ripetere l’esperienza in futuro!

P.S. Sembro un po’ più silenziosa ultimamente, ma il tempo è poco e sto cercando di andare avanti con la seconda pagina del blog, entro oggi vorrei mandare on-line un’altra parte.

Pannello con metro per il Battesimo di Matteo

La scorsa domenica siamo stati al Battesimo del piccolo Matteo: come madrina di sua sorella e nota agli onori delle cronache familiari per i miei regalini handmade, sabato mi sono buttata in una full immersion di cucito per realizzare questo pannello.

 

Le stoffe (pannello più coordinati) sono quelle dell’ultima collezione non natalizia della Nancy Halvorsen di Art to Heart (il pannello esiste anche in versione femminile, che ovviamente è già presente nel mio armadio delle stoffe), lo sviluppo dei progetti lo trovate sul libretto dal titolo “Curiosities & Mischief”.

Ho personalizzato il pannello con il nome del cucciolo in applichè ed ho scelto questo appendino in ferro battuto, che mi sembrava perfetto per il giorno del Battesimo.

Infine, ho quiltato qualche particolare qui e lì, una ranocchia, un cagnolino, un mostriciattolo, con dei fili cerati colorati, in modo da far risaltare alcuni disegni.

Finito a tempo di record (misurandomi sulla mia zampa, s’intende) e consegnato domenica a dei genitori molto contenti, non vedo l’ora di vederlo appeso, ho sempre avuto una passione per i metri ricamati o cuciti!

La mia Giraffa Tilda

Da quando è uscito il libro Tilda’s Studio desidero realizzare le giraffe che sono fra i progetti più carini della pubblicazione, ma non c’è stato mai il tempo, immersa sempre come sono con le zampe in mille progetti diversi. Finalmente, per arrivare con un regalo originale al compleanno di una bambina davvero specialissima, mi sono cimentata nella giraffa con la salopette (è la più grande delle due).

Per il vestito ho usato delle stoffe originali Tilda nei toni del rosa e fucsia… Non la trovate anche voi elegantissima?

Più che elegante spero si riveli resistente, visto che la piccola proprietaria, una volta scartata, ha cominciato a portarsela in giro per casa tenendola per un orecchio o per un cornetto… Resisteranno le cuciture??

Buona settimana!

Rose svedesi

Nelle ultime settimane mi sono data un po’ alle borse; niente cartamodelli complicati (quelli restano al sicuro nei miei cassetti), ma semplici, capienti, resistenti ed utilissime sportine, da tenere sempre a portata di mano, da sfoggiare al supermercato o per le vie dello shopping, o ancora da riempire con i nostri libri creativi o con il materiale per le nostre prossime creazioni.

Ho usato delle bellissime stoffe ikea, molto più corpose e resistenti delle cotonine americane, con delle grandi rose bianche e grige (l’interno è bianco per entrambe).

…a voi quale piace di più? Io sono ancora indecisa, ma credo che vincerà lo sfondo bianco…

Infine, ancora una fantasia ikea per un’altra borsa, regalo di compleanno per una collega.

E restando in tema di borse, ieri ho avuto il piacere di consegnare di persona la borsa Halloween alla vincitrice Cri, circondata da numerose non-vincitrici, che non hanno fatto nulla per celare la loro invidia 😉

Halloween Blog Candy: ecco il vincitore!

E’ finalmente il momento di annunciare chi ha vinto l’Halloween Blog Candy!

Prima però voglio ringraziare tutti le amiche (e gli amici!) che hanno lasciato il loro commento; mi ha fatto davvero molto piacere la vostra partecipazione, anche perchè mi ha dato modo di conoscere tante nuove amiche e tanti nuovi blog. Grazie anche per tutte i complimenti e le belle parole che avete scritto per le mie creazioni.

Vorrei avere una settantina di borse per accontentarvi tutti, ma ne ho solo una (e non la posso nemmeno replicare perchè ho esaurito la stoffa!), che andrà al commento numero….

….40 lasciato da Cri! Congratulazioni alla vincitrice, che riceverà la borsa in tempo per sfoggiarla per Halloween (al supermercato farai tendenza, promesso!).

Grazie ancora a tutte/i, alla prossima!

3° Block Of the Month Ryokan

Terzo appuntamento con il progetto Ryokan, terza tappa di questo progetto che prevede la realizzazione di 12 casette d’ispirazione giapponese.

Continuo ovviamente sugli stessi toni del grigio – rosa – viola, anche se temo di aver ecceduto un po’ troppo con il grigio, quindi a partire dalla prossima piastrella mi dovrò sbilanciare a favore dei rosa… Non dovrebbe essere troppo difficile per me!

Se avete perso le prime tappe e volete leggere dove trovare gli schemi di questi blocchi, cliccate qui per la prima e qui per la seconda.

A domani per scoprire chi sarà la fortunata o il fortunato che ad Halloween farà dolcetto o scherzetto con la mia borsa!

Mamma Ginger e i suoi biscottini

La scorsa settimana ha compiuto gli anni la mia amica Vale, una super crocettista; anche se lo meriterebbe, ho rinunciato a farle regali crocettosi (arriverei tardissimo….) e cerco ogni anno qualche progetto di cucito creativo che le possa piacere. Per questo compleanno sono andata abbastanza sul sicuro, realizzando uno dei pannelli dei Ghirigori di Silvia comprato a Vicenza lo scorso anno (o quello prima? Meglio non pensarci!).

Credo di averci messo più tempo a tagliare i vari pezzi che a cucire, ma il risultato è davvero carino: una gingerona, “armata” di mattarello e di zucchero, con una tasca piena di biscottini e zuccherini.

L’ho cucita seguendo il suggerimento che davano sul sito, ovvero in stile country, cucendo a qualche mm dai margini (che per fortuna non sfilano, il pannello non è come una cotonina ma ha maggior corpo e resistenza), senza risvoltare (a parte testa e corpo, che sono invece cuciti dritto contro dritto, risvoltati ed imbottiti).

Non resta che augurarsi che la biscottina sia una valida aiutante in cucina per la Vale, specie quando si cimenterà nella produzione “a cottimo” di biscottini natalizi!

Halloween Blog Candy

Ottobre ha tutta l’aria di essere il mese delle prime volte per questo blog; dopo la partenza del primo SAL della Giraffa, oggi vi presento il primo blog candy!

Se è ancora troppo presto per tirare fuori i costumi da strega, fare rifornimento di caramelle e cucinare qualche mostruoso dolcetto, è decisamente il momento giusto per partecipare a questo blog candy a tema.

Le regole sono semplicissime: lasciate un commento a questo post (per favore compilare anche il campo della mail, così sarà più semplice contattare il vincitore o la vincitrice) ed incrociate le dita! Se avete piacere, segnalate questo blog candy sui vostri blog o nelle vostre pagine facebook, non è un obbligo, ma ve ne sarei grata. Avete tempo fino al 15 ottobre: il 16 sapremo chi si sarà aggiudicato la borsa perfetta per fare “dolcetto o scherzetto”.

Dolcetti non inclusi (è passato il Giraffo)

Questa borsa è estremamente capiente (dentro c’è un pacco di Macine da 900 gr. e nella foto nemmeno si vede, per darvi un’idea della dimensione), è duble-face, quindi la potrete usare sfoggiando, alternativamente, la fantasia grande a sfondo nero oppure quella piccola a sfondo bianco. Il modello è, a parte una piccola variante, quello della Grocery Bag di Michelle Patterns (anche nota come Keyka Lou).

Non vi resta che tentare la fortuna!

 

Aspettando Natale… ed una nuova Tartancoperta

Con l’autunno le mie amiche Tartanrughe si sono messe al lavoro su una nuova coperta, questa volta, a grande richiesta, a tema natalizio.

La tecnica scelta è quella del paper piecing, che ci permetterà di realizzare tante piccole miniature, alberi di Natale, babbi natale, candeline, calze e stelle, da cucire tutte insieme per un collage di grande effetto, almeno speriamo!

Ecco qui la mia piastrella (ogni miniatura misura circa 9×9 cm); ne sono uscita un po’ scema, ma il risultato mi piace un sacco…

Se volete maggiori informazioni sull’attività delle Tartanrughe, cliccate qui!

Accessori per la cucina

Ci sono le giornate creative, in cui si ha voglia di sperimentare, inventare, mettersi alla prova con qualcosa di nuovo, momenti in cui si apre mezza libreria alla ricerca di una fonte d’ispirazione, ma ci sono anche quei giorni in cui si ha solo voglia di cucire, di farsi guidare dalla Bernina in collaudati progetti. Recentemente mi sono abbandonata ad uno di questi momenti ed ho cucito alcuni oggetti per la cucina, sempre utili per cuochine chic:

Un portatorte rosa a dolcetti e due coppie di asciughini.

Intanto dall’armadio spuntano pezzi di nuove creazioni, che spero di completare nel week end… Ma intanto fuori c’è un magnifico sole, quindi scappo a godermi questa prima giornata d’autunno, nonchè ultima giornata di ferie!

2° Block Of the Month Ryokan

Secondo appuntamento per le mie casette giapponesi, ovvero come fare degli origami di stoffa; mai mi era capitato di cucire con tecniche patchwork tagli di tessuto così piccoli!

Le prossime mattonelle non saranno da meno, ma lo trovo un progetto molto stimolante, sia per la difficoltà nell’abbinare bene le fantasie ed i colori delle stoffe, che per la tecnica di per sè.

La cosa divertente è che, come finisco la piastrella e gliela mostro, il Giraffo mi dice “bella, per chi è questa coperta?”, non crede che la voglio tenere per noi, come l’ho abituato male…

Appuntamento allora al prossimo 15 del mese con la terza piastrella!

Nuovo runner per il soggiorno

Nell’estate in cui impazzano, a torto o a ragione, a voi il giudizio, le 50 sfumature di grigio, io ho usato tutte le sfumature dei miei grigi preferiti, o almeno quelle che avevo nello straripante armadio delle stoffe per realizzare un runner per un mobile nero, stretto e lungo, che abbiamo in soggiorno, proprio dietro il divano e che spesso viene utilizzato per appoggiare bicchieri ed altro e che quindi andrebbe protetto.

Avevo pensato a soluzioni decisamente più complicate, ma non ero mai convinta della scelta; poi ho visto un’amica comprare una serie di stoffe in sfumatura per un suo progetto ed ho deciso di fare una cosa molto semplice, cucendo in sequenza striscioline di stoffa dal grigio scurissimo a quello più chiaro. Alla fine il Giraffo (per fortuna) non me l’ha lasciato quiltare, decidendo che andava benissimo così e mettendolo subito in posizione. Eccolo qui!

Già penso a quando avremo sul divano la nostra copertina con le casette… Dite che faccio pensieri a lunga scadenza? No, dai, le casette mi piacciono un sacco, fra qualche giorno vi mostro il secondo blocco!

Tilda’s Bugs

Uno dei progetti più simpatici del libro Tildas Varideer (tradotto in Tilda’s Spring Ideas) sono sicuramente queste api dalle forme generose… Difficilmente voleranno di fiore il fiore, per il momento hanno trovato posto in uno dei vasi del soggiorno, fra i rami della nostra pianta preferita.

Ne ho fatto una versione in rosso/rosa ed una in blu, entrambe utilizzando alcune stoffe Tilda acquistate ad Abilmente lo scorso anno.

Sapete qual è stata la cosa più difficile? Trovare il filo di ferro per fare le antenne! Tentando di utilizzarne uno che avevamo a casa il Giraffo ha fatto fuori due o tre bottoni, per decidere alla fine che ci serviva qualcosa di diverso. E dopo aver cercato (inutilmente) negozi di modellismo a Trieste (pare che abbiano chiuso tutti quelli di cui avevamo memoria), abbiamo risolto andando in un negozio di materiale per bigiotteria (e pensarci prima?).

Nei miei buoni propositi hobbistici per l’autunno (mica si fanno solo a gennaio, giusto?) c’è anche quello di mettere in lavoro un po’ di progetti Tilda, invece di limitarmi a collezionarne i libri… Vedremo…

Sacchetti di stoffa… ad oltranza!

Quando mi piace un progetto ho la spiccata tendenza a munirmi della materia prima per replicarlo più e più volte, penso a tutte le persone a cui potrei fare un regalino, insomma, fantastico un po’ troppo e cucio poco (altrimenti perchè il mio studio starebbe per scoppiare per le troppe stoffe?? D’accordo, avete ragione, le stoffe non sono mai troppe, ma le mie sono sproporzionate rispetto al tempo che ho per trasformarle in qualcosa d’altro!). Non sarà così per i sacchetti di stoffa, progetto relativamente semplice a cui mi sono affezionata e che nelle scorse settimane ho replicato in diverse versioni: chic con manichini e borsette…

…in versione passionale con stoffe rosse e fucsia…

…in due versioni con stoffe in contrasto rosse, bianche e salmone…

…ed in versione natalizia, perchè non è mai troppo presto per preparare qualcosa per Natale!

Ovviamente ho ancora qualche metro di fliselina, quindi… avete delle fantasie di stoffe da suggerirmi?

Block Of the Month: Ryokan

Da alcuni mesi sono innamorata del progetto Ryokan pubblicato sulla rivista Quiltmania (numeri 85 e 86, potete vederli ed acquistarli qui), che diverse amiche triestine stanno realizzando; si tratta di 12 piastrelle raffiguranti ciascuna una casetta giapponese, tetti e facciate sono sempre uguali, ma il lato della casetta è ogni volta formato da una piastrellina patchwork, in pratica un origami di stoffa viste le dimensioni dei pezzi che vengono cuciti insieme. I primi blocchi costruiti dalle mia amiche mi sono piaciuti così tanto che mi sono buttata anch’io; ecco il mio primo blocco:

Ho scelto toni scurissimi per i tetti, diversi grigi per le facciate ed una serie di viola/bordeux per costruire le minipiastrelle. Sono piuttosto soddisfatta di questo primo blocco, non vedo l’ora di comentarmi con qualcosa di più complicato. Al prossimo mese!

Sacchetto di stoffa

Sabato scorso sono stata ad una delle dimostrazioni del negozio La Volpe Rossa di Opicina (TS): il progetto presentato era un bellissimo sacchetto, da utilizzare per molteplici scopi. Mi è piaciuto un sacco, così mi sono subito messa al lavoro, questo è il primo esperimento…

…sono soddisfatta di aver imparato come cucire la chiusura con i laccetti, ma soprattutto di aver conquistato un comodissimo attrezzo per far scorrere la fettuccia all’interno senza ricorrere all’ago da balia!

Se volete cimentarvi anche voi, qui trovate un tutorial in inglese ma con tante foto.

Corredino per l’asilo

Alla fine di giugno la piccola Nespolina, figlia di una delle mie Wonder Amiche, ha compiuto 2 anni; nonostante la tenera età, a settembre farà già il suo ingresso alla scuola materna, così ho pensato di realizzarle un corredino per iniziare l’anno in puro stile giraffico.

Ecco quindi un sacchetto con il suo nome, due asciugamani personalizzati con l’iniziale ed una classica pochette giraffica in versione mini (non è mai troppo presto per iniziare a collezionarle!).

E per finire… forse non sarà richiesto dall’asilo, ma una bimba così adorabile non poteva non avere un dolce grembiulino rosa!

Messaggio per la mamma della festeggiata: se serve qualcosa d’altro fammi sapere che amplio il corredino volentieri 😉

P.S. Grazie mille per i vostri gentilissimi commenti sui post della coperta con le principesse (anche da parte del Giraffo!)

Come nasce la coperta di una principessa – 3a parte

Terza ed ultima parte della realizzazione passo-passo della coperta con le principesse

(se le avete perse, prima e seconda puntata)

Settimo passo: imbastire gli strati. A questo punto si spera di avere a disposizione un tavolo enorme, si stirano bene il top ed il retro e si adagiano sul tavolo retro, imbottitura (io ne ho scelto una sintetica di spessore medio, in modo da usare la copertina anche nelle mezze stagioni) e top. I tre strati vanno imbastiti insieme in modo da tenerli strettamente insieme durante la fase della quiltatura; potete procedere in modo tradizionale, con ago e filo, partendo dal centro e disegnando dei raggi verso l’esterno oppure potete sfruttare la “sparapunti” (avrà un nome tecnico, lo so, ma il soprannome e la foto spero rendano l’idea).

Il Giraffo si è da tempo autoproclamato re dell’imbastitura con questa pistola, io mi guardo bene dal contraddirlo e gli lascio volentieri la scena, limitandomi a lisciare e stendere ossessivamente il top, che non sarà mai sufficientemente teso da scongiurare ogni tipo di pieghetta!

Ottavo passo: quiltare! Nonostante le abilità acquisite (ed evidentemente dimenticate per mancanza di allenamento) nella quiltatura a macchina, la tipologia di coperta richiede una quiltatura a mano. Personalmente, mi piace che la quiltatura metta in risalto il disegno creato con le stoffe senza però che i punti siano particolarmente evidenti; ho scelto quindi un filo cerato di colore neutro per la maggior parte della quiltatura e di colore rosa tenue per le sole piastrelle rosa.

Ho quiltato il bordo esterno delle “torrette” di ciascuna principessa…

…ed il contorno del castello, dei cespugli e del sentiero. Intervenire sul corpo centrale del castello, in modo da metterlo in risalto rispetto alle torri, era praticemente impossibile, essendoci diversi strati di carta per adesivare, difficili da bucare anche con gli aghi da quiltatura e che non credo mi avrebbero permesso di “tirare” un po’ i punti. Ci son volute diverse settimane (cominciava a fare caldo…) ma sono rimasta soddisfatta del risultato.

Nono passo: binding. Il binding, per chi non lo sapesse (io ho imparato da poco a chiamarlo in gergo tecnico), è il bordino che rifinisce la coperta. Massimo rispetto per chi lo cuce a mano, ma io lo faccio con la macchina da cucire, perchè non mi dispiace affatto il risultato e poi già così mi sembra di non finire mai, figuriamoci con il sottopunto! Invece di scegliere un’unica stoffa, ho usato tanti pezzi diversi delle stoffe che avevo usato per il top, in modo da riprendere un po’ tutti i colori.

Decimo passo: finita!!! Che bello quel momento d’incredulità in cui guardi questa creatura con cui hai convissuto per mesi e capisci che non ti resta che scattare qualche foto, fare un bel pacco e spedirla alla destinataria!

Un affettuoso ringraziamento a tutte le amiche che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, che mi perdoneranno, spero, di averlo “covato” così a lungo ed un bacino alla piccola Giulia: spero che la copertina ti piaccia e ti faccia compagnia per tanti tanti anni nella tua cameretta.

Come nasce la coperta di una principessa – 2a parte

Continua il “reportage” sulla coperta con le principesse…

Quinto passo: applique. La disposizione delle piastrelle-torrette lascia un ampio spazio centrale, che ho utilizzato per creare un grande castello con la tecnica dell’applique adesivato. Ecco il progetto (sì, sì, l’autore è sempre quello…) ed i primi pezzi attaccati e festonati…

Inizialmente appariva un po’ monotono, ma si è subito ravvivato con l’aggiunta di finestri, merli, torri a punta e bandiere.

Al blocco cielo+castello ho attaccato un blocco più piccolo di prato e sentiero e sulla congiunzione dei due ho realizzato dei cespugli verde scuro.

A questo punto rimaneva da decidere cosa mettere negli angoli in alto: per come ho disposto le piastrelle-principesse (quindi per arrivare ad una certa dimensione della coperta), mi mancavano due blocchi. Ho quindi realizzato due piastrelle in applique riprendendo il motivo del castello.

N.B. In questa foto si vede che sto confondendo due stoffe fucsia, realizzando la base della piastrella con la stoffa a cuoricini anzichè a stelline, ops!

Sesto passo: intersezioni ed assemblaggio. Una volta che tutti i pezzi erano pronti, si trattava solo di cucire alcune intersezioni…

…e mettere tutto insieme, sperando intensamente di aver fatto bene i conti con le dimensioni! Qualche metro di cuciture dopo… ecco il top!

A questo punto la sartina si sente felice e realizzata e si rilassa compiaciuta; il problema è che siamo ben lontani dalla fine dell’opera e ci manca tutta la parte più noiosa… Alla prossima (promesso, sarà l’ultima!) puntata!

Come nasce la coperta di una principessa – 1a parte

Questo è un post che non vedevo proprio l’ora di scrivere, perchè riguarda un progetto speciale, sia per la destinataria che per le amiche che mi hanno aiutato a realizzarlo. E’ stato un progetto che ha richiesto un tempo di realizzazione notevole (spesso solo per superare le mie incertezze e le mie crisi di creatività), così strada facendo ho scattato delle foto dei miei piccoli progressi, in modo da documentare gli “avanzamenti dei lavori”.

Ma partiamo dall’inizio: in occasione dell’arrivo della piccola Giulia, figlia di Rosi La Riccia, la futura mamma e le sue amiche si sono coordinate per crocettare le 12 principesse del libro “Pretty as a princess” di Gloria & Pat, soggetti davvero deliziosi (peccato solo per la scelta della tela, che ha fatto impazzire più di qualcuna, chissà di chi sarà stata la colpa…). Finite le crocette, tutte le tele che abbiamo ricamato sono ritornate fra le mie mani… e lì son rimaste per un bel po’, in attesa dell’ispirazione giusta; volevo fare qualcosa di speciale, l’idea iniziale della Riccia era fantastica, ma non sapevo da che parte prenderla, così, pensa e ripensa, finalmente un giorno ho preso in mano carta e matita ed ho cominciato a scarabocchiare misure, forme e bandierine varie. Ora che finalmente la coperta è completata, ecco il “dietro le quinte” della realizzazione.

Primo passo: il progetto. Prima i miei scarabocchi su carta per abozzare l’idea, poi, una volta che le idee erano sufficientemente chiare, il Giraffo, alias Mister Autocad, le ha tradotto in un ordinato e professionale progetto.

Secondo passo: preparare i ricami. Dopo aver lavato e stirato le singole tele, bisogna tagliarle della dimensione giusta; è questa la parte che più mi terrorizza di tutto l’assemblaggio, perchè basta fare un po’ di confusione con le misure, con il righello o andare storta con la rotella per causare un disastro! Per fortuna i neuroni lavorano a dovere e le 12 principesse superano indenni questo scoglio.

Terzo passo: le piastrelle. I ricami devono essere in qualche modo bordati o inseriti all’interno di una piastrella patchwork; io ho scelto di creare intorno a ciascun ricamo una torre stilizzata, utilizzando un’unica stoffa azzurra per il cielo e tre stoffe diverse, che ben s’intonavano ai colori delle nostre pincipesse, per realizzare le torri. Ecco il primo esperimento…

Poi ho cercato di ottimizzare un po’ il lavoro creando prima le strisce dei “merli”…

Per completare via via tutte le 12 piastrelle.

Quarto passo: disporre le piastrelle. Detto così sembra una banalità, ma le piastrelle devono essere assemblate rispettando la sequenza dei colori delle torri, sistemando le principesse il modo che “guardino” l’interno della coperta e non sembrino “uscire” guardando invece fuori.

Notate che mancano due piastrelle in alto? E al centro della coperta cosa ci mettiamo? Appuntamento alla prossima puntata!

Fabric box

La scorsa settimana ho sperimentato un nuovo metodo per cucire delle fabric box, ovvero delle scatole di stoffa; ne avevo già fatte utilizzando un sorta di interfacing molto molto rigido (qui il risultato), questa versione è probabilmente un pochino più semplice, tutto sta nell’individuare il giusto equilibrio fra la consistenza della stoffa e dell’interfacing.

Se avete voglia di cimentarvi anche voi, trovate un bel tutorial sul blog Quiltycat di Nicoletta, che ha proposto questa scatole ai workshop del recente quilting day triestino.

Gli usi che potete farne sono molteplici: riordinare i vostri fat quater (per me è una causa persa, sono troppi), raccogliere trucchi ed altri accessori in bagno (devo giusto sperimentare qualche versione in grigio e viola), ospitare piccoli contenitori o bustine in cucina, riordinare la cancelleria in ufficio (quella con i cuoricini rossi domani viene con me in ufficio!) e chissà che altro.

Buoni esperimenti a chi si cimenterà!

Toys Shop Bag – in lilla!

Domenica c’è stato il battesimo della piccola Erica, figlia di nostri carissimi amici; per festeggiarla ho deciso di replicare la toys shop bag già realizzata per Giulia, sostituendo al rosa il lilla, colore preferito dalla mamma Francesca (e sono sicura che la pupa condividerà, non appena riuscirà ad esprimersi!).

Ecco quindi una nuova borsa dei giochi, con un’elengante principessa e tanti piccoli morbidissimi compagni di giochi…

Che ne dite? Stucchevole anche in lilla? Come ne fareste una versione maschile? Si accettano idee!

La borsa della spesa (dell’amore)

Un altro week end grigio ed uggioso si sta consumando fuori dal mio studio invaso dalle stoffe… Sarà che anche il meteo vuole porre fine alla mia crisi creativa? Speriamo, nell’ultima settimana qualcosa si è mosso, ma sono tutti regali che non possono essere ancora pubblicati (nè fotografati, vista l’assoluta assenza di sole!).

Nel frattempo, per rallegrare il blog, ecco l’ultima borsa della spesa, romantica e passionale, con una stoffa patchwork rossa e fucsia: pensate che figurone sfoggiarla dal panettiere o dal fruttivendolo…

Domani vado a cercare ispirazione (e ne troverò anche troppa) al Quilting day regionale del Friuli Venezia Giulia…non vedo l’ora! Buon week end a tutti!

La borsa della spesa (con i gufi)

Nel mio repertorio di sartina di buona volontà a volte mancano dei “classici”; uno di questi era la “borsa della spesa”, proposta e riproposta negli ultimi mesi da compagne di ago, amiche vicine e lontane, negozi, ecc. Ma l’incontro con una splendida nuova stoffa gufosa e l’avvicinarsi di una ricorrenza sempre da festeggiare hanno fatto sì che colmassi questa piccola lacuna.

Ecco quindi la mia prima borsa della spesa, regalata al Generale per la Festa della mamma e già sfruttatissima per i nostri scambi enogastronomici e non solo.

Buon week end a tutte; a Trieste il tempo è grigio, ma poco male, sto trascorrendo la giornata con la mia Berni!

Toys Shop Bag

Per il compleanno della boccolosa Giulia ero particolarmente ispirata (ed avevo un po’ di tempo in più, cosa da non sottovalutare nè sprecare); dopo l’ippopotama rosa a pois mi sono cimentata nella Toys Shop Bag di Un mondo di fantasia.

Come già detto per altri cartamodelli della stessa autrice, anche questa volta le spiegazioni erano scarne ed imprecise; per fortuna la struttura di base era piuttosto semplice, così ho messo da parte tutto a parte le sagome dei disegni e dei pupazzetti ed ho fatto di testa mia.

Ho cercato di curare al massimo i dettagli, con un bel po’ di bottoncini, i nastrini giusti ed usando i miei timbrini seminuovi. Certo non è perfetta, ma sono davvero soddisfatta del risultato!

Alla festeggiata (e soprattutto alla mamma) è piaciuta, credo che mi cimenterò a breve in una replica, questa volta sui toni del lilla…

Se volete essere aggiornate sul micromondo giraffico, potete trovarmi su twitter: @La_Giraffa

Buona settimana a tutti, sperando che porti notizie migliori.

Pink Baby Hippo

Qualche giorno fa abbiamo festeggiato il secondo compleanno della Babywonder Giulia, la boccolosa figlia della Riccia; per questa importante occasione ho estratto dal cassetto dei “devo assolutamente farlo” il progetto di un morbido ippopotamo di peluche, che si è rivelato, come temevo, una giungla di pezzi e pezzettini da unire fra loro. Ad un certo punto avrebbe potuto uscirne qualsiasi animale, ma grazie ad un intervento superiore è spuntata una deliziosa ippopotamina rosa a pois bianchi.

Considerata la distanza che, ahimè, ci separa, ho dovuto affidare i miei regali alle poste, invece che consegnarli di persona; ma Rosi è stata estremamente tempestiva a cogliere l’attimo e mi ha fatto avere una foto di Giulia che scartava l’ippa…. Un sorrisone impagabile!!

Buona domenica da una zia realizzata 🙂

Progetto pochette 2012

Care Amiche della Giraffa, state per leggere il miglior post dell’anno: presenta un progetto già di per sè meritevole, ma l’importantissimo valore aggiunto è l’autrice dei testi, la per-nulla-prolissa Larry di Larrycette. Il progetto beneficia inoltre del contributo di Michelangela la-maestra-di-cucito e delle foto scattate dal Giraffo, che ha evitato che io mandassi tutto in malora scattando delle foto sfocate. Buona lettura!

Pochette – un’introduzione per chi non c’era.

Alla fine del (discutibile) libretto dell’ultimo (altrettanto discutibile) album Wrecking Ball, Bruce Springsteen spende due parole sull’ultimo dei lutti che ha colpito il suo entourage e afferma che Clarence Clemons non è morto finché non saremo morti noi che lo ricordiamo e lo portiamo nel cuore. Sarà stucchevole finché volete, ma è così. Così come non si smette di amare solo perché una metà di una coppia ha voluto separarsi dall’altra (non a caso anche in questo frangente la psicologia parla di elaborazione del lutto), non si smette di vivere secondo l’insegnamento, l’esempio e i valori che ci hanno dato le persone per noi importanti quando queste ci lasciano.

Oggi è il compleanno della mamma del Giraffo, e la Giraffa lo vuole celebrare mettendo in pratica uno dei molti insegnamenti che chi ha avuto la fortuna di conoscerla ha potuto ricevere da lei, e ci permette di partecipare.

Oggi, dunque, ci ricorderemo del dolore degli altri, ci impegneremo in prima persona per arginarlo, saremo generosi e apprezzeremo le piccole belle cose.

La Giraffa ci aiuta a fare tutto questo con una mossa sola: facendo un’offerta per una di queste strepitose pochette, raccogliamo una più cospicua donazione per il centro sociale oncologico di Trieste. Le Giraffa, poi, si occuperà del versamento e ne pubblicherà la prova, come fece tempo fa.

Pochette per Gianna 2012: il must have primavera-estate 2012

Ora che sapete che queste pochette sono molto buone, è tempo che facciate caso anche  quanto sono belle. Perché… porca puttana se sono belle queste pochette!

La prima cosa che colpisce, quest’anno, è l’assortimento: sono, infatti, proposte in varie forme e dimensioni, che vale la pena osservare con attenzione.

Pochette numero 1 – Fluffy Brick in owles – PRENOTATA!

Questa pochette a forma di soffice mattone è realizzata in cotone americano – irrestringible e insbavabile (questo tonfo sordo era l’italiano, che ha perso i sensi alla parola “insbavabile”) – a gufetti. La tinta di sfondo neutra dà incredibilmente risalto ai simpatici rapaci notturni, raffigurati con tratto fumettistico, ma molto evocativo.

Un dono perfetto per gli amanti dei gufi (anche intesi come gruppo di cabarettisti milanese), di Harry Potter, della Spada nella Roccia, della notte, del sonno, di Marzullo.

Il soggetto spiritoso, ma non sdolcinato, e le dimensioni generose ne fanno un dono ideale anche per i maschietti, che potranno tenerci il loro necessaire da barba o da toilette, sfoggiando in viaggio o in palestra una creazione esclusiva e invidiatissima.

Pochette numero 2 –  Curvy clutch in lead – PRENOTATA!

È grigio piombo la stoffa scelta per realizzare la più glamour di queste pochette, ma un occhio attento noterà che il pattern della stoffa è ingentilito da una trama perpendicolare e da raffinati decori floreali in nero.

Chiusa da un bottone invisibile a calamita, fastidiosissimo e difficile da mettere – chi ha provato testimonierà che il valore di questa pochette è inestimabile già solamente dal punto di vista della realizzazione-, è una vera e propria mini borsa, che sarebbe un peccato utilizzare solo come trousse.

Chi ha mani piccole e aggraziate, infatti, può sfoggiarla come micro-borsetta, assecondando l’ultimo trend delle passerelle, facendosi ammirare nelle occasioni mondane più importanti grazie ad una scelta sofisticata, ma di carattere.

Pochette numero 3 – Fluffy brick of love – PRENOTATA!

È romantica al limite della sdolcinatezza quest’altra pochette a forma di mattone, realizzata con una stoffa fantasia sui toni del rosso-passione e del rosa-tenerezza, messi in risalto da candide scritte amorose. Spiritosissima, è ideale come astuccio per una liceale che non ha paura di farsi notare, ma che potrebbe avere l’esigenza di celare qualcosa alla vista dei professori. Grazie alla sua notevole capacità e allo spazio accortamente razionalizzato, è perfetta anche come trousse porta-trucco, sia a casa, che in viaggio. La stoffa – cotone americano irrestringibile e insbavabile – non teme i ripetuti lavaggi che l’uso quotidiano potrebbe richiedere, confermandola la pochette ideale per le romanticone sempre con la testa fra le nuvole.

Pochette numero 4 – Fluffy brick in NYCity Cabs – PRENOTATA!

I lettori più affezionati di questo blog avranno già riconosciuto la stoffa: è lo strepitosa fantasia newyorchese – metropoli in bianco e nero e famosi taxi in giallo – scelta dal Giraffo per i maxi cuscini del divano. Con questa pochette, la Giraffa non trascura i dettami della moda neppure in fatto di materiali: è, infatti, il canvas – ultimo grido della couture 2012 – il tessuto scelto per questa realizzazione unisex, dal look deciso e dalla struttura ben definita. Sia essa destinata a contenere il rasoio di Mr. Big o i preservativi di Carry, questa pochette sarà sicuramente scelta da chi, nella qualità e nella sicurezza di una realizzazione classica, cerca dinamismo metropolitano e stile indipendente e cosmopolita.

Pochette numero 5 – Toy balloon in sugar & champagne – PRENOTATA!

Sofisticatissima, la forma a palloncino di questa pochette è una vero cavallo di battaglia della produzione della Giraffa, che ci propone oggi questo modello in un elegantissimo abbinamento di colori neutri tra lo champagne e lo zucchero di canna.

Discreta e sobria nelle tinte, ma vezzosa nella forma, è la pochette femminile per eccellenza, anche grazie alla sua forma simile a quella di una gonna. Al suo interno può nascondere segreti di bellezza o piccoli pegni d’amore appassionati, perché la donna che la possiede è certamente capace di innescare una seduzione d’altri tempi, fatta di bigliettini, spille con cameo, fiori secchi.

Naturalmente, se state cercando di conquistare una donna del genere, donarle questa pochette potrebbe essere un inizio azzeccato.

Pochette numero 6 – Pink Nuvenia bag – PRENOTATA!

Piccola e quadrata, pur non essendo pensata per questo scopo, questa pochette ha una base che misura quasi esattamente come un assorbente e diventa la soluzione perfetta per portare con noi i piccoli amici di ovatta senza far sapere al mondo che siamo mestruate ogni volta che cerchiamo il portafogli in borsetta.

Personalmente non ho mai avvertito la necessità di nascondere questi indispensabili dispositivi (tanto ce l’ho letteralmente scritto in faccia se ho le mestruazioni, e anche se uno non facesse caso ai brufoli, farebbe comunque caso agli accessi di ira, negare sarebbe inutile), ma ho recentemente scoperto che in omaggio con le confezioni di assorbenti Nuvenia c’è una scatolina di latta colorata quadrata e sottile. Talmente sottile che può contenere solo un (e uno solo) assorbente, o – va riconosciuto – cinque biglietti da visita, le cui dimensioni, però, sarebbero inferiori a quelle della scatola. Sebbene non avessi mai visto un contenitore di metallo di tali fattezze, ne avrei immediatamente intuito lo scopo anche se non l’avessi vista accostata al suo contenuto designato. Un po’ come un sarcofago: non si vede, ma è chiaro che è fatto per contenere una mummia. A che scopo, dunque, un contenitore che palesa il suo contenuto (a meno che non si debba seppellire un faraone)? Di certo non è una questione di praticità: provate a cambiarvi un assorbente in un bagno pubblico e ditemi se non cercate di inventare l’assorbente che si scarta con una mano sola; ci manca solo che sia chiuso in una scatola di latta… perché non in un forziere, dico io, o in una cassaforte portatile con apertura a scansione dell’iride del signor (è ovvio che un’idea di un uomo) Nuvenia? Secondo me si fa prima ad andare al cesso sventolando l’assorbente, dà meno nell’occhio rispetto a una che si aggira circospetta con un finto assorbente di latta. Inoltre, l’assorbente da solo sta nella tasca dietro dei jeans; anche la scatola di latta ci sta, ma sagoma il culo in modo che chiunque ce lo stia guardando capisce che stiamo andando al cesso con un assorbente assurdamente nascosto in una scatola di latta. E credetemi, la gente ci guarda il culo più di quanto noi crediamo.

Dunque, non ha nessun senso cercare di nascondere gli assorbenti, ma se proprio volete farlo, questa pochette ha le dimensioni migliori per farlo; inoltre vi lascia a disposizione sufficiente spazio per uno spazzolino e un dentifricio tascabili, un rocchetto di filo interdentale, una pinzetta, una lima di cartone, qualche cotton-fioc, qualche dischetto di cotone e un paio di tubetti tascabili di crema: così il nostro bisogno di segretezza sarà del tutto appagato e la gente non solo non sospetterà mai che abbiamo le mestruazioni, ma neppure che ci laviamo i denti e che ci puliamo le orecchie.

La pochette, ad ogni modo, è carinissima, piccola, quadrata e rosa shocking. Io, per esempio, la vedrei molto meglio come porta-tavolette-ritter. Quelle sì che andrebbero protette da sguardi indiscreti!

Pochette numero 7 – Double zip slim case in strawberry – PRENOTATA!

Golosissimi colori sorbetto della fragola e del gelato-alla-fragola per questo astuccio piatto con doppia cerniera, praticissimo per contenere e suddividere gli accessori: non solo penne e cosmetici, ma anche gli utensili per i vostri hobby trovano posto nella profonda tasca principale e nella comoda apertura sul davanti. Aghi, fili, rotelle, rocchetti, così come forbicine e gessetti sono sempre a portata di mano e non vengono più smarriti. Le ricamatrici apprezzeranno la forma piatta, particolarmente indicata per le matassine di moulinée riattorcigliate, e la consistente imbottitura, che proteggerà le loro forbici a cicogna. Quelle impegnate in progetti particolarmente minuti, come quei deliziosi quadretti più piccoli di un cd o un segnalibro di Michael Powell, potranno addirittura tenerci il loro ricamo, per averlo sempre con sé ed estrarlo – fra l’ammirato stupore degli astanti – in qualsiasi situazione: dalla sala d’aspetto del dottore, alla fermata dell’autobus, alla lezione di estetica… ehm, no, magari alla lezione di estetica no.

Pochette numero 8 – Double zip slim case in birch – PRENOTATA!

Stesso modello e praticità, nuova interpretazione. Le stoffe si tingono dei toni neutri della betulla e ne acquistano la seducente superficie scabra, trasformando la comoda pochette in un astuccio discreto e sobrio, maschile e rigoroso anche nell’aspetto, apprezzato dai professionisti e da chi ama distinguersi per la competenza e la qualità del proprio operato, non per l’eccentricità. Gli insegnanti possono sfoggiare questo astuccio sulla cattedra, suscitando la segreta ammirazione delle allieve e conquistando la classe dando prova di anticonformismo e pensiero indipendente, che non trascura, però, eleganza e buon gusto.

In viaggio, è perfetta per contenere i piccoli dispositivi elettronici da business man e gli indispensabili carica-batteria, dimostrando che chi possiede questo oggetto è anche provvisto di senso pratico e raffinatezza.

Pochette numero 9 –  Guest pochette by Michelangela in leaves – PRENOTATA!

Non c’è solo questo post ad essere “guest” nel progetto Pochette 2012: anche due pochette sono state create da – espertissime – mani diverse da quelle della Giraffa.

È, infatti, la nostra maestra Michelangela ad aver realizzato questa pochette (e la gemella) dalla classica forma a sofficino, capolavoro di praticità e pulizia di forme.

Questa è proposta con una fantasia a foglie declinata sui toni del grigio, il colore re delle passerelle di questo inverno e destinato a tornare prepotentemente in auge il prossimo autunno, dopo l’invasione estiva delle tinte sorbetto, per affermarsi definitivamente come “il nuovo nero” nei guardaroba più eleganti. Non può, dunque, mancare questa pochette nelle nostre borse, se vogliamo dimostrarci le donne concrete, ma attente allo stile, che siamo.

Pochette numero 10 – Guest pochette by Michelangela in Provencal – PRENOTATA!

Classica minuta fantasia provenzale a fiorellini per la seconda Guest pochette realizzata da Michelangela. Romanticissima e delicata, è proposta nei toni freschi e puri del “non ti scordar di me” e del bianco-nuvola. Si presta in maniera eccezionale ad essere adoperata come beaty case, grazie alla comoda apertura curva che permette di inserirvi anche flaconi ingombranti o di forme scomode, raccogliendo il necessario per la cura della bellezza e della pelle. Finalmente potrete tenere sempre insieme gli alleati del vostro splendore e portarli sempre con voi: in viaggio, in piscina, in palestra, al mare, fuori e dentro casa avrete a portata di mano quello che vi occorre per ritornare la ragazza acqua e sapone che siete, sfoggiando una trousse intonata alla vostra delicatezza e al vostro animo gentile.

Porta-passaporto ///SOLD OUT///

Lo so che non vale, ma non me ne frega di meno: quella che scrive il guest-post sceglie per prima. È la regola, e non è neanche una novità.

E poi, chi di voi ha il passaporto nuovo di pacca per andare a vedere Springsteen oltreoceano?

Non vorrete mica che Bruce ci incontri all’ufficio passaporti e ci trovi sprovvisti di queste glamourosissime copertine coordinate lei&lui in rosso-larry e grigio-zzi? Che figura ci faremmo?

La copertina sul rosso è realizzata con una fantasia a pois bianchi (sooo larrish!) e una a contrasto a grafia manuale (soooohooo larrish), mentre quella per Zzi è in elegante e raffinato lino in tinte crude, a pois e letterine.

PATITECI!

Sono tutte creazioni strepitose, vero?

Scegliete, se ce la fate, la vostra preferita, ma fate presto perché – essendo realizzate artigianalmente – sono tutti pezzi unici.

Scrivete a francy@lagiraffa.me per non farvela scappare.

Offerta (minima) 20 euro – L’intero ammontare delle offerte ricevute verrà versato al Centro Sociale Oncologico di Trieste.

Mille grazie a tutte le amiche che mi hanno aiutato a realizzare questo secondo importantissimo progetto, grazie in anticipo a chi vorrà aggiudicarsi una pochette ed a tutte le amiche che faranno pubblicità a questo post!

P.S. Se siete arrivate alla fine del post (già di per sè un successo) ridendo, non perdete i racconti delle avventure di Larry su Larrycette!

Vestitino a pois rosa

Per il post di oggi ho una modella d’eccezione, la piccola (mica tanto…) Giulia, una delle mie due Wonder-nipotine. Per lei ho cucito all’inizio dell’anno questo vestitino a pois rosa e fucsia, usando una flanella leggera ed un nastro grosgrain in tinta (il cartamodello è Filomania).

La foto non è perfetta, ma la modella, giustamente, presta più attenzione alla sua Minnie che all’obiettivo della mamma 😉

Buon inizio di settimana, io oggi sono a casa sola con la Berni, sono già circondata dalle stoffe ed il testa ho un po’ troppi progetti, spero di esser produttiva!

Una copertina tenerissima

Domenica abbiamo festeggiato il battesimo del Chifeletto (affettuoso soprannome del bimbo di una coppia di amici); per l’occasione gli abbiamo regalato questa copertina, fatta decisamente “in crescere”, viste le attuali dimensioni del pupo!

Ho usato un pannello che avevo nel cassetto da anni (da queste parti nascono solo femmine!) e che mi piace tantissimo; certo la foto non rende giustizia alle due settimane di quiltatura a mano di tutti i quadrati, ma la mamma del Chifeletto ha apprezzato ed è questo che conta. Era un bel po’ di tempo che non quintavo a mano e mi sono ricordata velocemente perchè avevo smesso… sono lentissima… e come se non bastasse non trovo più i braccetti per allungare il qsnap… così lo staccavo e rimontavo ad ogni quadrato! Ora devo quiltare qualcosa di impegnativo, perciò lancio un sos qsnap, se qualche amica ha dei braccetti da imprestarmi, altrimenti me li ricompro… così poi usciranno dai meandri dei miei cassetti!

Buon fine settimana a tutte, avete dei programmi interessanti? Io lavorerò agli ultimi ritocchi per un nuovo importantissimo progetto… che vi mostrerò la prossima settimana 😉

Sos baby corredino

Sarà capitato anche a voi, ma è un periodo che sono circondata da bambini piccoli, donne incinte e cicogne stressate, insomma, alla faccia della città di anziani, a Trieste è un’esplosione di nascite (oppure li conosco tutti io!). Per non farmi trovare impreparata, ho creato una piccola scorta di bavaglini, da usare, prestare, cedere all’occorrenza (vi dovesse servire qualcosa, siete avvisate). Ai bavaglini cuciti un paio di mesi fa si aggiungono questi due deliziosi in rosa…

 

…e – novità – delle lavette personalizzate con delle stoffe coordinate con i bavaglini.

Scappo, che mi è parso di vedere una cicogna…

Portatorte

Da tempo la mia amica Ilaria mi aveva chiesto di realizzarle qualcosa con quella deliziosa stoffina rosa utilizzata per le bomboniere della sua Noemi; ho finalmente optato per un portatorte (uno per lei ed uno da regalare a chi vorrà lei).

Il modello è quello già collaudato, ma sempre efficace; il risultato è dolcissimo, pronto per essere utilizzato nei pic-nic primaverili per trasportare qualche manicaretto…

Buona Pasqua a tutti!

Meglio tardi che mai!

Proprio così, al grido spudorato “meglio tardi che mai”, la scorsa settimana ho spedito alla cara Pat un pensierino come premio di un piccolo concorso lanciato troppo tempo fa su Wonder Stitchers. Perchè ci ho messo tanto? Non lo so, sarà che ho sempre troppa carne al fuoco, cerco di star dietro alle urgenze, ai compleanni, a qualche richiesta … e rimando tutto il resto!

Ma non tutto il ritardo viene per nuocere, alla fine sono certa di aver scelto la stoffa giusta per la destinataria di questa pochette… e anche il momento giusto per fargliela avere!

Di certo ho imparato la lezione: non si apre nessun concorso senza aver confezionato prima il premio, state tranquille 🙂

Nuova pochette con doppia cerniera

Le mie amiche lo sanno da tempo: adoro cucire pochette. Mi piacciono come oggetto, mi rilassa e diverte cucirle, provando abbinamenti sempre nuovi, le regalo spesso alle amiche. Per tutti questi motivi, è necessario trovare anche modelli e forme sempre nuove, per non annoiarsi (e non regalare doppioni!).

Mi è venuta in soccorso la mia maestra di cucito Michelangela, che dopo aver aperto le porte virtuali del suo nuovo sito, ha aperto la porta del suo laboratorio per delle dimostrazioni; la prima ha avuto ad oggetto questa pochette con due cerniere, che io ho sperimentato con un paio di stoffine giapponesi prese a Vicenza qualche anno fa.

Di recente ho fatto il pieno di cerniere, quindi sono pronta per il bis!

Voglia di dolce…

Una cosa sarà ormai chiara: non so resistere davanti ai dolcetti, che siano dietro al bancone di una pasticceria o stampati su una stoffa… devono essere miei!

Di conseguenza, appena ho visto questa nuova stoffa con tanti cupcakes, non ho potuto fare a meno di portarmela a casa; la fantasia nel lavorarla non è stata delle migliori, ma queste presine sono venute davvero carine…

…e poi, quale miglior soggetto da tenere in cucina??

Ma visto che di sola stoffa non si vive… ho sperimentato la ricetta della torta mele e cioccolato (tanto…) che c’era sulla rivista di Alice in febbraio… buonissima, se non temete le calorie!

Una maglietta giraffica

Lo scorso autunno a Vicenza ero stata folgorata da una stoffa bellissima, con disegni di bamboline decisamente vintage… Vi ricordate quelle bamboline di carta con i vestitini, anch’essi ovviamente di carta che si ritagliavano e si sovrapponevano alle bambole per cambiarle d’abito? Quelle! Ovviamente la stoffa era esaurita, ma una ricerca on line terminata sul sito fabric.com mi ha permesso di fare una piccola scorta. Non so ancora con precisione cosa fare dei vari modelli, ma nel frattempo ne ho usato un po’ per decorare una semplice maglietta nera: ho scelto ovviamente il disegno che mi era più consono, una bambina con lo sguardo furbetto, vestitia di rosa, accompagnata da una giraffa.

Ecco come sono partita alla volta di Vicenza un paio di settimane fa:

Attenzione, c’è anche il retro…

Buon inizio di settimana!!

I suoi nuovi cuscini

Come vi dicevo, il Giraffo, pur apprezzando la scelta della stoffa a riviste glamour e la rapidità di esecuzione, ha sentenziato che ci servono almeno altri due cuscini “grandi” e che i quattro fatti andranno bene come contorno. A questo punto avrebbe potuto aspettare un bel po’, ma fortuna ha voluto che dopo un giro all’ikea gli proponessi di portarmi da Giesse scampoli a Gorizia (dopo tutto è lì vicino….se non fosse per i km di lavori in corso!), dove abbiamo trovato due cuscini da foderare lato 60 cm e soprattutto una bellissima stoffa (tessuto uguale a quello delle riviste) con stampe newyorkesi bianche e nere con i taxi gialli. Imperdibile!

Perciò ecco il piano B:

In pratica siamo passati da due cuscinetti sfornati ad una selva di cuscini che a momenti non ci troviamo più, ma troveremo il modo di conviverci!

Buon week end!

I miei nuovi cuscini

Per una volta, parte delle stoffe acquistate a Vicenza non sono state (disordinatamente) archiviate, ma sono finite direttamente sotto l’ago della Berni; ecco i nostri nuovi cuscini del divano!

Per il momento è stato un plebiscito, la stoffa è perfetta per il nostro soggiorno, s’intona ai colori dominanti del bianco nero e grigio, ma comincia ad inserire un po’ di colore, di cui avevamo decisamente bisogno. Il Giraffo, pur avendo molto apprezzato, li ritiene troppo piccoli per noi, ma non vi preoccupate, ho già organizzato il piano B! Vado a cucire!

P.S. Piccola nota per le amiche che hanno acquistato le stoffe della stessa serie: attente, sfilano tantissimo, quindi tagliate con cautela e zigzagate generosamente, io avevo paura che mi sparissero da sotto le zampe!

La mia prima curvy clutch!

Da quanto tempo la guardavo, studiavo gli abbinamenti di stoffe, commentavo con le amiche quelle viste sui blog….

Finalmente un paio di settimane fa ho cucito la mia prima curvy clutch!

Il cartamodello, se ancora non lo conoscete, lo trovate sul sito di Keyla Lou; io ho tolto alcuni dettagli, ma il modello base resta lo stesso. Ho usato un paio di stoffe per fare una prova, pensando di fare solo un esperimento, ma alla fine è venuta carina, così ci ho aggiunto un fantastico bottoncino con una F ricamata, che una folle amica mi aveva donato qualche tempo fa.

Conto di replicare a brevissimo, sperimentando nuovi materiali.

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